Stupro di gruppo a Palermo, la ragazza: “Era meglio se stavo zitta e non denunciavo”

La ragazza vittima della violenza ha confessato di essersi pentita d’aver denunciato e di sentirsi sola. E fa delle accuse ad Angelo Flores

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La diciannovenne vittima dello stupro di gruppo avvenuto a Palermo, al Foro Italico, lo scorso 7 luglio, continua a fare sentire la sua voce su Instagram e TikTok. La ragazza recentemente ha lasciato la comunità siciliana a cui era stata affidata per essere trasferita in un’altra del centro Italia.

Nell’ultimo suo sfogo, per esprimere la sua delusione ha scritto: “Era meglio se quella donna si faceva i fatti suoi e non chiamava l’ambulanza. Non avrei denunciato, era meglio se stavo zitta”. Ha confessato quindi di essersi pentita di aver denunciato e di sentirsi sola, anche se vuole iscriversi all’università e trovare un lavoro. Ha comunque ammesso, come si legge sul Giornale di Sicilia, di essere pronta a sostenere l’incidente probatorio fissato per il 3 ottobre. Inoltre ha rivelato alcuni particolari della serata dell’orrore puntando il dito,  in particolare, su uno dei sette ragazzi che le hanno usato violenza. “Una certa persona ha organizzato tutto. Si erano messi d’accordo tra di loro, leggetevi i verbali e le intercettazioni per capire cosa mi hanno fatto”. Lo ha scritto rispondendo ad una delle tante domande che le pongono sul web i suoi interlocutori.

Le accuse ad Angelo Flores

Si capisce che la giovane fa riferimento ad Angelo Flores, il ragazzo che ha fatto le riprese. Durante gli interrogatori Flores aveva precisato di non aver partecipato agli abusi, accusando gli altri. Le indagini hanno invece messo in evidenza che fu lui a riprendere con il suo telefonino tutto quello che era accaduto alla Vucciria e poi nel cantiere abbandonato del collettore fognario.

“lo non ho partecipato, gli altri partecipavano”, aveva detto al gip, cercando di ridimensionare il proprio ruolo. “Lei ha cominciato a toccare un pochettino a tutti. Era ubriaca e diciamo che è successo quello che è successo”, ha aggiunto facendo intendere che sarebbe stata la vittima a provocare il gruppo. Poi ha fatto i nomi di Cristian Barone, Christian Maronia, Elio Arnao, Samuele La Grassa e di un altro, probabilmente Riccardo Parrinello, minorenne all’epoca del fatto, uno tra i più aggressivi, come si evincerebbe dai video.

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