Stupro di gruppo a Catania, tre indagati si difendono: “Noi intervenuti per difendere la ragazza”

Catania

Nella giornata di giovedì si è tenuta davanti al tribunale del riesame l’udienza per la richiesta di annullamento del provvedimento cautelare presentata dai legali di tre dei cinque indagati maggiorenni, due attualmente detenuti e uno ai domiciliari riguardo lo stupro di una ragazza di 13 anni avvenuto a Catania all’interno di Villa Bellini il 30 gennaio.

I tre avrebbero sostenuto di non aver partecipato alla violenza sulla giovane, nemmeno all’aggressione del fidanzato della stessa vittima. Uno dei tre ha reso delle dichiarazioni spontanee dove ha sostenuto di aver cercato di aiutare la tredicenne, ma senza riuscirci. La Procura di Catania ha ribadito la richiesta di convalidare integralmente il provvedimento per gli indagati emesso dal gip Carlo Umberto Cannella.

L’avvocato di uno degli indagati, un minorenne, ha presentato ricorso contro l’ordinanza emessa nei confronti del suo assistito. Da fissare l’udienza. Gli indagati sono sette egiziani, sei detenuti e uno agli arresti domiciliari, l’unico che ha collaborato. 

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