Stai facendo la raccolta differenziata? Ti spetta un nuovo bonus: cifre mai viste, fino a 10mila euro

Il Ministero dell’Ambiente ha deciso di mettere a disposizione una lauta cifra per chi rispetta alcune regole in merito allo smaltimento dei rifiuti

Raccogliere i rifiuti nel modo giusto dovrebbe essere un dovere a cui ogni cittadino dovrebbe attenersi. Purtroppo però in tanti nonostante le molteplici informazioni a riguardo fanno orecchie da mercante.

Inoltre c’è la piaga degli oggetti altamente inquinanti contro cui diversi governi a livello mondiale si stanno battendo a spron battuto. Purtroppo ad oggi i risultati non sono ancora tangibili, ma non tutto è perduto.

In Italia ad esempio il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha varato una disposizione che prevede un incentivo piuttosto importante per chi si attiene a determinate regole inerente i rifiuti. Si tratta di un decreto interministeriale del 4 marzo 2024 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13 aprile 2023.

Prevede un credito di imposta il che di questi tempi è decisamente allettante. Non resta che capire di cosa si tratta e chi può aspirare ad ottenerlo. Ecco tutte le info riportate da money.it nei prossimi paragrafi.

Bonus usa e getta: di cosa si tratta

Si chiama bonus usa e getta e spetta a fronte dell’acquisto di prodotti per alimenti riutilizzabili o realizzati in materiale biodegradabile o/e compostabile. Il credito di imposta riconoscibile è del 20% rispetto alla spesa sostenuta nel limite massimo di 10.000 euro. L’opportunità è riconosciuta per le spese sostenute dopo l’entrate in vigore del decreto legislativo istitutivo e quindi per gli anni di imposta 2022, 2023 e 2024.

Qualora il contributo non sia disponibile a coprire tutte le richieste che saranno inoltrate, sarà proporzionalmente ridotto. Ma a prescindere da questo aspetto che ha sicuramente una sua rilevanza, chi può beneficiare di questo sgravio fiscale?

Chi può accedere al bonus usa e getta

Di base è rivolto alle imprese che promuovono l’uso di biodegradabili e riutilizzabili che però si attengono alle seguenti disposizioni. Devono infatti essere regolarmente iscritte nel registro delle imprese e devono essere iscritte all’assicurazione generale obbligatoria o alle sue forme esclusive e sostitutive. In alternativa va bene anche alla Gestione separata Inps.

Ovviamente le spese sostenute devono essere certificate mentre per presentare la domanda bisogna espletare l’apposita procedura presente sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase). Le istanze sono gestite da Invitalia. Al momento però non si conoscono i termini per la presentazione delle domande. Per avere specifiche in merito bisognerà aspettare un ulteriore decreto da parte dell’organo sopracitato.