Sicurezza sul lavoro, Filca Cisl Palermo Trapani presente alla manifestazione di Roma

cantieri

Potenziare le norme del Decreto Legge n.19, promuovendo una proposta seria e fattibile per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e subito in confronto proficuo e strutturato con tutti i protagonisti sociali, politici e istituzionali, per un vero Patto in grado di fermare l’inaccettabile scia di sangue. È quanto chiede la Filca Cisl Palermo -Trapani che, nel corso dell’assemblea che si è svolta al campo base della Manelli, in via Ascoli, ha lanciato l’adesione alla manifestazione in programma il prossimo 13 aprile a Roma (Pala Tiziano, ore 9).

Oggetto della discussione la sicurezza nei luoghi di lavoro, da sempre priorità dell’azione sindacale. “L’edilizia resta uno dei settori più rischiosi – spiegano Francesco Danese, segretario della Filca Cisl Palermo-Trapani, e Lorenzo Scalia, componente della segreteria – con una media terribile di una vittima ogni due giorni nei cantieri italiani. Dopo la tragedia di Firenze, costata la vita a 5 operai, la Cisl ha subito messo in campo una grandissima mobilitazione nazionale sul tema della salute e sicurezza, con assemblee e iniziative nei cantieri, nelle aziende, nelle sedi sindacali”.

“La manifestazione di Roma – aggiungono – sarà una tappa importante per lanciare un percorso di sensibilizzazione e mobilitazione, una grande iniziativa nazionale, alla quale parteciperanno migliaia di delegate e delegati per la sicurezza provenienti da ogni settore produttivo”.

“La sicurezza non può avere colore politico”

“La manifestazione a Roma – conclude Paolo D’Anca, segretario regionale della Filca – rientra nelle tante iniziative che la Cisl sta promovendo per sensibilizzare non solo i lavoratori a vigilare su se stessi ma soprattutto il governo affinché si faccia promotore di tavoli di confronto perché la materia della sicurezza nei cantieri non può avere colore politico ma è un patto per la vita dove tutti gli attori principali devono fare ciascuno la propria parte per fermare questa strage di vite umane che non è degno di un paese civile come il nostro”.

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