Sicilia, istituite altre 4 “zone rosse”: massime restrizioni per 35 comuni

Per i comuni ad alto rischio non saranno valide le deroghe concesse a livello nazionale

musumeci

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha istituito 4 nuove “zone rosse” in Sicilia. Si tratta di Mojo Alcantara, in provincia di Messina e tre comuni della provincia di Siracusa: Buscemi, Rosolini e Solarino.

L’ordinanza entrerà in vigore domani, e sarà valida fino al 14 aprile compreso. Fino alla stessa data rimarranno “rosse” anche le zone di Porto Empedocle, Santa Margherita di Belice, Lampedusa, Linosa e Montallegro nell’Agrigentino; Ventimiglia di Sicilia, Borgetto, Ciminna, Mezzojuso e Partinico in provincia di Palermo; Biancavilla nel Catanese; Francavilla di Sicilia e Gaggi in provincia di Messina; Priolo Gargallo in provincia di Siracusa; Sommatino e Mazzarino, nel Nisseno e Pietraperzia in provincia di Enna.

La “zona rossa” rimane estesa invece fino al 6 aprile nei comuni di: Ribera, Comitini, Racalmuto, Siculiana e Palma di Montechiaro nell’Agrigentino; Santa Maria di Licodia nel Catanese; Caltanissetta e Serradifalco nel Nisseno; Trabia, Caltavuturo e San Mauro Castelverde, in provincia di Palermo; Acate e Scicli, nel Ragusano, Centuripe e Regalbuto, in provincia di Enna.

Il provvedimento, che prevede anche la chiusura delle scuole, scaturisce dalla richiesta dei sindaci delle città e si è reso necessario a causa di un repentino aumento dei contagi registrati negli ultimi giorni. Vietato il transito, in ingresso ed in uscita, nei 35 comuni dichiarati ad allerta massima con ordinanze del presidente della Regione, per i quali non sarà valida la deroga nazionale che consente lo spostamento per raggiungere le seconde case dal 3 al 5 aprile.

Per le attività di ristorazione si applicano le misure previste a livello nazionale. Bar, pasticcerie e ristoranti, così come i panifici, rimangono autorizzati alla vendita esclusivamente per l’asporto e la consegna a domicilio.