Settimana decisiva per il “Super Green pass”: «Divieti solo per i “No-vax”»

Il decreto per il super Green pass è in arrivo questa settimana. C’è anche l’ipotesi di estendere l’obbligo a treni, bus e metropolitane

green pass

Il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, durante un incontro di Forza Italia. ha parlato dell’orientamento del governo sulle misure anti-Covid. «Molto probabilmente ─ ha detto ─ a dicembre ci sarà una sorta di ‘super Green pass’. Che vuol dire non penalizzare i non vaccinati, ma premiare i vaccinati». Ed ha aggiunto: «Rafforzare il Green pass è la scelta che si sta facendo strada nel Governo Draghi. Che non vuole drammatizzare, ma che dobbiamo essere pronti nelle risposte alla pandemia». Brunetta ha anche spiegato: «Chi ha il vaccino o è guarito avrà accesso a tutta la vita sociale, cinema, bar, tempo libero, pranzi. Quindi è una spinta alla vaccinazione ─ ha continuato il ministro ─. Chi invece non ha il vaccino ma ha solo il Green pass legato al tampone, subisce i vincoli del cromatismo, qualora si dovesse manifestare. In maniera tale che il “costo” della chiusura ricade su chi ha fatto la scelta della non vaccinazione».

SOLUZIONE DI BUON SENSO

Per il ministro Brunetta si tratterebbe di «una soluzione di grande buon senso. Approvata anche dalla stragrande maggioranza degli italiani, che ha scelto di vaccinarsi. Per alcune categorie, come sanitari, Rsa e vediamo quali altre, si dovrà essere obbligati ai richiami. Perché devono avere sempre gli anticorpi al livello più alto. Vedremo, tra una settimana o dieci giorni, se estendere l’obbligo anche ad altre categorie, penso ad esempio ai front office della pubblica amministrazione, che sono più a contatto con i cittadini. Il tutto – – ha concluso – per tenere aperto, e avere una crescita forte dell’economia”.

IN VISTA ANCHE ALTRI PROVVEDIMENTI

Quindi l’idea del governo è quella di limitare la validità del certificato ottenuto con i tamponi solo per l’accesso al lavoro o ai servizi essenziali. Esclusi dunque i luoghi di ritrovo, aggregazione e socialità, come cinema, ristoranti o stadi. Una delle novità più importante che potrebbe essere discussa nel consiglio dei ministri della prossima settimana, potrebbe essere anche la possibile estensione dell’obbligo di Green pass ai trasporti pubblici. Se ne era già parlato all’inizio di settembre, adesso si discute di nuovo intorno alla possibilità di varare questa nuova norma insieme all’obbligo vaccinale per i dipendenti della pubblica amministrazione a contatto con il pubblico. L’idea è quella di far salire su autobus, tram, metropolitane e treni a breve percorrenza soltanto chi ha il certificato. E questo per evitare il contagio durante gli assembramenti che si creano sui mezzi pubblici. Le restrizioni avrebbero comunque effetto solo in caso di cambio dei colori delle regioni, che al momento però non sono all’orizzonte. In ogni caso si dovrà poi affrontare la questione dei controlli e degli eventuali risvolti riguardo alla privacy. Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha inoltre confermato che si sta lavorando per “prevedere l’obbligatorietà della terza dose per le categorie per cui è già previsto l’obbligo vaccinale” e la “riduzione della validità del Green pass” che potrebbe passare dagli attuali 12 ai 9 mesi. Sul tavolo anche la riduzione da 6 a 5 mesi del richiamo delle prime dosi. Misure che, presumibilmente, potrebbero arrivare già la prossima settimana, nel prossimo consiglio dei Ministri.