“Se chiami i Carabinieri ti ammazziamo la famiglia”, violenta rapina nel Catanese

In due vanno a rapinare un distributore di carburanti. Il caso vuole che in quel momento a fare il pieno c’è uno zio dei due, che riconosce il nipote e lo saluta.

E’ stato questo uno degli elementi ad incastrare a Paternò (Catania) due persone, Angelo Gulisano, di 32 anni, e Vincenzo Spitaleri, di 47, arrestati dai carabinieri a Paternò (Catania) con l’accusa di rapina aggravata in concorso. I militari dell’Arma hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale etneo. I due arrestati sono stati tradotti presso il carcere di Piazza Lanza.

Secondo quanto ricostruito, i malviventi, con cappucci e passamontagna, intorno alle 13 sarebbero giunti nei pressi del rifornimento a bordo del motociclo con la targa oscurata. Alla guida del mezzo vi sarebbe stato Spitaleri. Il passeggero, dopo aver estratto una pistola, verosimilmente una calibro 9 x 21, avrebbe minacciato un dipendente facendosi consegnare l’incasso dell’ntero fine settimana di Capodanno, calcolato in oltre 9.000 euro, pronunciando la frase “se chiami i Carabinieri ti ammazziamo la famiglia” e tentando anche di colpire con il calcio dell’arma il commesso. La coppia, compiuta la rapina in due minuti, utilizzando lo stesso ciclomotore si sarebbe quindi immediatamente data alla fuga per le vie limitrofe.

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