Scritte sui muri durante la strage, orrore senza fine ad Altavilla Milicia: “Fondamentali per capire i delitti”

“Le scritte sono fondamentali per capire una problematica psichiatrica che probabilmente non riguardava solo Barreca”, ha dichiarato la criminologa Roberta Bruzzone

scritte

Nella villetta degli orrori di Altavilla Milicia ci sarebbe un particolare importante da attenzionare: delle scritte tracciate sui muri nel corso dei rituali. A sottolinearlo è la criminologa Roberta Bruzzone, chiamata a far parte del team che ieri ha eseguito la consulenza psichiatrica di parte nei confronti di Giovanni Barreca. L’uomo è accusato della mattanza insieme alla figlia 17enne e ai palermitani Sabrina Fina e Massimo Carandente. Nell’orrenda strage, compiuta per liberare la famiglia da “presenze demoniache”, sono stati torturati e uccisi Antonella Salamone, moglie di Barreca, e i figli Kevin ed Emanuel, rispettivamente di 16 e 5 anni.

“Problematiche importanti a livello psichiatrico”

“Abbiamo ripercorso la vicenda in maniera dettagliata e tutta una serie di aspetti di fondamentale importanza per collocare tutti i vari soggetti nei vari ruoli. Abbiamo ripercorso tutto quello che è successo in quella settimana e nei giorni precedenti. Il racconto di Barreca è stato coerente e fortemente caratterizzato da problematiche importanti a livello psichiatrico gravissime in cui sono subentrati come detonatori gli altri due indagati. Tornerò a Palermo per verificare altre informazioni che mi ha fornito Barreca”. Così ha dichiarato la criminologa Roberta Bruzzone.

Le scritte sui muri della villetta

La difesa di Barreca ha chiesto di entrare nella villetta di Altavilla Milicia per un sopralluogo sulla scena del crimine, effettuato dai Ris, in cerca di dettagli, magari trascurati, che possano definire meglio alcuni punti oscuri sulla dinamica del massacro. Mentre infatti l’operaio di 54 anni punta il dito contro i due coniugi palermitani, ritenuti ispiratori della mattanza, Massimo Carandente e Sabrina Fina sostengono invece di essere andati via prima che esplodesse la violenza.

Nella casa dell’orrore la dottoressa Bruzzone vuole esaminare anche delle scritte tracciate sui muri nei giorni della strage. “Sono fondamentali – ha sottolineato – per ricostruire alcuni passaggi dei delitti, le scritte sono fondamentali per capire una problematica psichiatrica che probabilmente non riguardava solo Barreca”.

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