“Roma con Raggi è come Palermo con Ciancimino”, Vittorio Sgarbi condannato per diffamazione

Vittorio Sgarbi è stato condannato per diffamazione dell’ex sindaca M5s di Roma, Virginia Raggi. Così ha deciso il giudice monocratico della quinta sezione penale del tribunale di piazzale Clodio, che ha imposto a Sgarbi il pagamento di 2mila euro di multa.

La vicenda nasce in seguito a una dichiarazione resa dal sottosegretario alla cultura in un’intervista sull’abbattimento di un villino liberty al quartiere Trieste Coppedè. In quell’occasione, Sgarbi paragonò l’ex sindaca grillina a Vito Ciancimino, sindaco di Palermo negli anni ’70 a cui venne attribuito il cosiddetto Sacco di Palermo”.

Sgarbi: “M5s a Roma come la Democrazia cristiana di Palermo degli anni ’70”

Nell’intervista televisiva, Sgarbi dichiarò: “L’annunciata distruzione di ville liberty a Roma, denunciata da me e da Italia Nostra per primi, conferma la più inquietante delle prospettive: la Roma di oggi è come la Palermo di Ciancimino e il sindaco di Roma, distratto dalla difesa della città, è oggettivamente complice di questa azione criminale. M5s a Roma oggi è come la Democrazia cristiana a Palermo degli anni ’70”.

La multa

Oltre al pagamento di duemila euro di multa, il sottosegretario alla cultura dovrà corrispondere anche una provvisionale di 20mila euro all’ex sindaca pentastellata. Il giudice monocratico della quinta sezione penale, si è riservato 90 giorni di tempo per pubblicare le motivazioni della sentenza.

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