Raddoppio del gettone per i consiglieri comunali di Palermo, Igor Gelarda: “Sia devoluto ai poveri”

L’ex esponente del Consiglio comunale di Palermo accusa : “Nessuno ha fatto barricate o votato contro: chi è realmente interessato alla sorte dei cittadini?”

“Inaccettabile”: è l’aggettivo con cui Igor Gelarda definisce il raddoppio degli stipendi per i consiglieri comunali di Palermo. 
L’ex consigliere comunale di Sala delle Lapidi e primo dei non eletti all‘Assemblea Regionale Siciliana con Cateno De Luca interviene senza mezzi termini in merito al voto  che, in aula, ha sancito l’aumento delle indennità.
La delibera è stata approvata nei giorni scorsi con trenta voti favorevoli; astenuti gli esponenti del M5S, il consigliere di Progetto Palermo Alberto Mangano e il presidente del Consiglio Giulio Tantillo.

L’ACCUSA DI IGOR GELARDA 

“È vero che la legge permette di raddoppiare i gettoni – precisa Igor Gelarda – ma l’aumento, in un frangente che vede un numero sempre più alto di famiglie palermitane che arrivano con estrema difficoltà a fine mese, è scandaloso“. 
“La condizione di povertà, sia assoluta che relativa – prosegue – è sempre più diffusa, anche a causa dell’aumento dei prezzi dei generi di prima necessità quali pane, materiale scolastico, gas e benzina”. 
Non mancano le critiche all’attuale amministrazione comunale. 
“A distanza di un anno – afferma – la città è sporca, le strade sono al buio e il traffico regna sovrano, tanto quanto prima”. 
Igor Gelarda, tuttavia, non si limita alle osservazioni ma lancia una precisa proposta.   
“Devolvete le somme che percepirete in più – dice rivolgendosi agli ex colleghi – alle famiglie palermitane povere”. 
“Non sarà affatto difficile individuarle – aggiunge – poiché ne abbiamo a migliaia”. 
“Senza dimenticare – sottolinea – che i consiglieri comunali avevano già un gettone di presenza di tutto rispetto, pari a circa mille e cinquecento euro netti al mese“. 
“Nessuno ha fatto le barricate – conclude – nessuno ha votato contro: chi è rimasto realmente interessato alla sorte dei palermitani?”