Sotto Natale il racket lancia segnali: tanti incendi a Brancaccio

A Brancaccio incendi di auto e negozi: segnali del racket per far pagare il pizzo ai commercianti già in difficoltà

È probabile che l’emergenza Covid sfiori anche il racket della mafia. Di certo in questi tempi di crisi, gli emissari del pizzo qualche resistenza l’hanno trovata. I negozianti, non devono essere disponibili a pagare la “rata natalizia”, dopo mesi di chiusura e stenti, senza la certezza di arrivare a fine mese. E inoltre con un futuro che non promette nulla di buono. Ma sotto Natale c’è una scadenza tradizionale nel mondo di Cosa nostra: Covid o non Covid deve essere festa pure per i boss e i “picciotti”. E allora, se c’è chi resiste, occorre fare capire che il pizzo deve essere pagato, che gli estortori non possono andare via a mani vuote. Anche a costo di usare le maniere forti.

INCENDI A BRANCACCIO

Forse per questo a Brancaccio, un territorio ad altissima densità mafiosa, in poco più di un mese ci sono stati una decina di incendi. Hanno interessato due auto, una motoape, saracinesche di negozi e una baracca di frutta e verdura. Ne parla il Giornale di Sicilia oggi, in un articolo di Leopoldo Gargano. Pochi danni, ma chi doveva capire ha capito. In tanti non hanno neppure denunziato. Perché “a Brancaccio pagano anche i chiodi”, è stato detto in una conversazione fra uomini del racket captata da una microspia, nel corso di una indagine antimafia della Dda. E allora ecco le fiamme, che servono a convincere chi, in questo periodo nerissimo, non può o non vuole pagare.

MESSAGGIO RICEVUTO

Probabilmente il messaggio del racket ha raggiunto l’obbiettivo. È bastato qualche rogo notturno, dare alle fiamme qualche auto o versare benzina su qualche saracinesca. È durato poco, dall’inizio di dicembre fino a qualche giorno fa, perché improvvisamente la serie di intimidazioni si è interrotta. Ma forse è bastato per far ripartire i pagamenti che si erano bloccati. Questi attentati potrebbero essere pure la conseguenza di un cambio al vertice nella borgata palermitana, con i nuovi boss che usano la violenza per accreditarsi sul territorio. Recentemente nelle ultime inchieste di mafie ci sono stati tanti arresti, e sono rimasti coinvolti tanti capi. La conseguenza è stata un veloce turn over al vertice del mandamento.