Protesta di agricoltori e pescatori a Palermo, Schifani: “Non resteranno inascoltati”

“La preoccupazione degli agricoltori e dei pescatori siciliani non resterà inascoltata. Il mio governo sta facendo tutto quanto in proprio potere per tamponare tempestivamente l’emergenza”. Così ha dichiarato il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

Questa mattina,  Agricoltori, allevatori e pescatori siciliani hanno attraversato le strade del centro per rivendicare la valorizzazione il settore agro zootecnico.

Sammartino: “Risponderemo al grido di allarme”

“Il governo regionale ha risposto al grido di allarme di chi da settimane sta manifestando in tutta la Sicilia e ha accolto subito la richiesta di istituire un tavolo di crisi permanente con tutti i soggetti coinvolti, così da avere l’opportunità di scambiarci informazioni ma soprattutto tenere tutti aggiornati sui provvedimenti che il governo Schifani ha messo e metterà in campo, grazie anche alla collaborazione col governo nazionale”, dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura e vicepresidente della Regione Siciliana, Luca Sammartino, dopo aver incontrato a Palazzo d’Orléans una delegazione di manifestanti che oggi hanno sfilato a Palermo fino a piazza Indipendenza.

“Stiamo lavorando alla richiesta di emergenza nazionale”

“In queste ore – ha aggiunto Sammartino – stiamo lavorando alla richiesta di emergenza nazionale che presenteremo alla Presidenza del Consiglio dei ministri e che ci permetterà di dare un aiuto concreto a chi ha manifestato oggi e a chi oggi non c’era, ma subisce il cambiamento climatico e la crisi economica. La produzione delle nostre materie prime è a rischio e questo è un fatto molto grave anche per l’importanza che queste rivestono nei mercati. Il governo regionale è al fianco degli agricoltori e dei pescatori siciliani e lo sta dimostrando con le iniziative attuate affinché questo momento di difficoltà possa essere superato tutti assieme”.

Foto credit di Salvo Annaloro

Agricoltori, allevatori e pescatori in massa a Palermo per lo sciopero del settore primario