Pensione anticipata di quasi 10 anni | La normativa prevista tra le norme nascoste dell’Inps: da domani smetti di lavorare

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Pensione (Depositphotos) - palermolive.it

Andiamo a scoprire in che modo possono andare in pensione anticipatamente le persone che sono nate in alcune specifiche annate 

La pensione è il traguardo che ogni lavoratore aspetta per tutta la vita. Una sorta di premio dopo tanti anni di sacrificio. Solitamente si può uscire dal mondo del lavoro a 67 anni e dopo aver versato i contributi per almeno 20 anni.

In alternativa possono accedere alla pensione i lavoratori di sesso maschile che abbiano maturato 42 anni e 10 mesi di contributi o le lavoratrici con 41 anni e 10 mesi di contribuzione alle spalle.

Per effetto di ciò coloro che sono nati tra il 1958 e il 1964 e hanno iniziato a lavorare a 18 anni senza nessuna interruzione potranno ambire alla pensione proprio in questa fase. Tuttavia ci sono diverse alternative da tenere in considerazione per poter andare in pensione con qualche anno d’anticipo.

In questa sede andremo a vederne alcune cercando di capire in che modo possono essere sfruttate. Allora tenetevi  forte e andiamo a scoprire tutte le novità in merito ai metodi di pensionamento anticipato.

I lavoratori che possono avere accesso anticipato alla pensione di vecchiaia

Con Quota 41 precoce ad esempio chi ha svolto un’attività lavorativa pari  a 12 mesi prima di aver compiuto 19 anni può raggiungere la pensione al raggiungimento dei 41 anni di attività lavorativa. È però necessario che il lavoratore si trovi in una delle seguenti condizioni:

  • disoccupazione,
  • invalido almeno al 74%,
  • caregiver,
  • svolgimento di attività particolarmente gravose.

Chi soddisfa questi parametri può ambire al pensionamento al raggiungimento del 59esimo anno di età. Tra le alternative c’è “Quota 103”, beneficio introdotto dalla legge di Bilancio 2023 e confermato per l’intero 2024.

Denaro
Denaro (Depositphotos) – palermolive.it

Le altre possibili opzioni di pensionamento

I requisiti in questo caso sono l’anzianità contributiva di 41 anni e un’età anagrafica di almeno 62 anni. La somma di questi due numeri dà un totale di 103. Di fatto possono rientrare in questa misura nel corso dell’anno solare 2024 i nati nel 1962.

Infine c’è l’ipotesi è l’Opzione Donna che riguarda le donne nate nel 1962. Sono ricomprese le lavoratrici che hanno compiuto 61 anni entro il 31 dicembre 2023 e che hanno raggiunto almeno 35 anni di contributi. Anche in questo frangente però è necessario appartenere ad una delle seguenti categorie:

  • caregiver,
  • invalida almeno 74%,
  • lavoratrice dipendente o licenziata da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa.

Per le lavoratrici con figli è previsto invece un abbassamento del requisito anagrafico. Dunque, sono ricomprese le donne nate nel 1963 con 1 figlio e le donne nate nel 1962 con due o più figli.