Pensionato pagato 77 euro per fare la comparsa in un film, ora l’Inps gliene chiede 20mila

La vicenda ha come protagonista un pensionato a cui l’Inps contesta che non avrebbe svolgere alcuna attività in quanto pensionato

Un’ex sindacalista pensionato ha partecipato come comparsa nel film su Ilaria Capua “Io trafficante di virus”. Si chiama Robert Stark, ed è in pensione dal 2019. La sua attività cinematografica è durata un solo giorno, ed ha impersonato un avvocato del tribunale di Trento. Il compenso pattuito, 77 euro, lo ha ricevuto il 22 giugno del 2021. Recentemente gli è arrivata una brutta sorpresa. Con una lettera l’Inps gli ha comunicato che in quanto pensionato non avrebbe dovuto svolgere alcuna attività lavorativa. E che per questo ha deciso di rivalersi sospendendogli l’erogazione di diversi assegni.

Il pensionato sta preparando la difesa legale

Una vicenda paradossale: facendo i calcoli l’importo richiestogli, comprendendo sia la restituzione dei fondi che la sospensione degli assegni futuri, ammonta ad oltre 20mila euro. L’Istituto gli ha contestato l’intera pensione dell’anno in cui ha svolto la sua giornata come comparsa. Ovviamente il pensionato si sente vittima di una profonda ingiustizia: si è rivolto anche alla stessa regista del film Ilaria Capua, che si è detta molto dispiaciuta. Adesso si sta preparando a difendersi legalmente, citando una sentenza del tribunale di Lucca del marzo scorso, che ha dichiarato illegale una sanzione simile a questa,  inflitta ad un altro pensionato. Stark, inoltre, trova sia assurdo dover affrontare le spese legali per difendersi da questo abuso.