Parco Libero Grassi, sequestrata area divenuta cimitero di auto rubate | VIDEO

Le disastrose condizioni in cui versa l’area verde hanno portato Alice Grassi, figlia dell’imprenditore simbolo della lotta alla criminalità, a chiedere la bonifica entro il 31 dicembre. Se ciò non dovesse avvenire chiederà la revoca dell’intitolazione al padre

parco libero grassi

Era nato come un luogo finalizzato alla commemorazione dell’imprenditore siciliano Libero Grassi, ucciso da Cosa Nostra e divenuto simbolo della lotta alla criminalità, dopo essersi opposto a una richiesta di pizzo. Eppure, ad oggi, il parco Libero Grassi, in zona Acqua dei Corsari, versa in condizioni disastrose.

Una vasta area si è addirittura trasformata, col tempo, in un cimitero di auto rubate. Per questa ragione, la Polizia vi ha apposto i sigilli; gli agenti del commissariato Brancaccio hanno rinvenuto sul posto i telai ancora integri di due auto rubate, un’altra ventina di telai fatti già a pezzi con il flex, e sei targhe riconducibili ad altrettanti mezzi rubati.

Lo spazio all’altezza del Bar del Bivio, lungo via Messina Marine, è dunque adesso sotto sequestro. A segnalare lo scempio in atto alcuni residenti stanchi di assistere a quello spettacolo di degrado. Non si tratta solo di auto rubate: sul posto ci sono infatti anche rifiuti speciali. La Procura ha aperto un’indagine a carico di ignoti ipotizzando il reato di disastro ambientale. Il Comune dovrà invece occuparsi della bonifica, visto che dal 2007 ha competenza sull’area.

Parco Libero Grassi, l’ultimatum nel giorno della commemorazione

Le condizioni disastrose in cui versa il parco avevano addirittura portato la figlia della vittima di mafia, Alice Grassi, a lanciare un ultimatum nel corso dell’ultima commemorazione del padre. La data limite indicata è quella del 31 dicembre: se l’area non sarà bonificata e non saranno sbloccati gli 11 milioni dedicati ad essa, Alice Grassi ha annunciato che chiederà che sia tolto il nome del padre al parco.

Recentemente a segnalare la situazione era stato il consigliere Giuseppe Guaresi (FdI), che ha chiesto la chiusura del varco di accesso al parco.

 

Video da Facebook Giuseppe Guaresi

 

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