Palermo: c’era una volta Villa Sperlinga, da civettuola a degradata

Preoccupa l’inerzia verso lo stato di progressivo abbandono di quella villa un tempo punto di riferimento di tante famiglie e di giovani pronti ad animare le nottate tra aperitivi e musica.

Una delle ville simbolo di Palermo, sorge nel quartiere residenziale inscritto nel rettangolo urbano compreso tra le parallele via Libertà via Sciuti da una parte e via P.di Paternò via Duca della Verdura dall’altro. Si tratta di Villa Sperlinga, area verde della città alla quale i palermitani sono profondamente legati. Tanti, tra i 40enni di oggi, ricorderanno i propri papà fargli fare il giro in groppa ai pony o scambiare due calci al pallone. Erano gli anni ’80, e Villa Sperlinga mostrava un bell’aspetto grazie alle piante rigogliose e alle aiuole ben curate. Poi, col passare del tempo, ecco aprire i battenti La Cuba: l’anno di inaugurazione di quel locale chic, che vide passare al suo interno un’intera generazione se non due di giovani, è il 1997. Cool, ben frequentato e molto gettonato, in quel lounge caffè scoccarono simpatie, amicizie e amori.

LOCALE CHIUSO

Oggi, all’indomani di una pandemia non ancora sconfitta del tutto, ci chiediamo che aspetto mostri l’area verde ubicata lungo via Leopardi e prospiciente Piazza Unità d’Italia. Di certo è, che la novità principale riguarda la pista ciclabile che la costeggia in tutta la sua lunghezza. Per il resto tutto uguale a prima, o quasi. Ora, pur non volendo calcare la mano, è giusto sottolineare quanto sia progressivamente mutato l’aspetto della villa, di certo esteticamente non più allettante. Due i più lampanti tra i problemi. Il primo è, che in pieno allarme Covid, nel maggio dello scorso anno, dietro segnalazione degli agenti del nucleo controllo attività economiche e produttive, i vigili del fuoco  riscontrarono nel locale ubicato nel cuore della villa una situazione di possibile pericolo per gli avventori, dichiarando l’inagibilità della struttura che è stata quindi chiusa.

PIU’ CHE UN LAGHETTO E’ UNO STAGNO

Il secondo, e in questo caso la segnalazione ci arriva dal meritorio lavoro dell’Associazione Comitati Civici Palermo del Presidente Giovanni Moncada, riguarda il laghetto della villa.Sporco, con acque putride e stagnanti, con i pesci e le tartarughe in evidente sofferenza.  Lo stato precario in cui è tenuto  è intollerabile  dal punto di vista igienico-sanitario, aggravato, tra l’altro, dal caldo  torrido di questo periodo. Neanche è stato posto un rimedio al pericolo rappresentato dai diversi varchi verso la vasca, da dove potrebbe precipitare in acqua qualche bambino. E questo nonostante la segnalazione fatta de visu al dott. Marino, in occasione di una visita al sito. Occorre con urgenza porre rimedio al ripristino della sicurezza per evitare qualche disgrazia.” 

PIANTE A RISCHIO CAUSA CALDO

È evidente anche la mancata manutenzione delle piante, come si vede dalle palme da cui pendono  le foglie secche, o dai cespugli ridotti a grovigli di sterpaglie. Non e’ ammissibile che viste anche le alte temperature estive ed in assenza di pioggia non venga data acqua a sufficienza al verde pubblico procurando un danno irreversibile alle piante presenti nel giardino.”

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