Palermo, 170 telecamere «intelligenti» per contrastare i raid nelle scuole

In almeno 20 plessi scolastici saranno utilizzate le macchine per cercare di arginare i vandali che deturpano le scuole a Palermo

Lotta ai vandali delle scuole a Palermo. Il fenomeno, esploso durante la chiusura delle strutture dovuta al Coronavirus, è diventato sinistramente frequente nel capoluogo siciliano: diverse struttura scolastiche, infatti, sono state visitate da deliquenti che hanno rubato materiale o, più semplicemente, vandalizzato la struttura rompendo finestre, porte, vetri e molto altro. Dopo aver capito la vulnerabilità delle strutture, il Comune di Palermo ha deciso d’installare 170 telecamere “intelligenti” per arginare, o quanto meno scoraggiare, eventuali atti teppistici. Felicità per Leoluca Orlando.

TELECAMERE “INTELLIGENTI” NELLE SCUOLE CONTRO I VANDALI

I soldi arrivano dal fondo destinato dallo Stato agli interventi per facilitare l’avvio dell’anno scolastico e dal fondo messo a disposizione dal ministero dell’Interno per la videosorveglianza. Con questo gruzzoletto verranno installate dalla Sispi 170 telecamere “intelligenti” in almeno 20 plessi scolastici della città di Palermo. La decisione, approvata con una delibera dalla Giunta Comunale, vuole interrompere la catena di atti vandalici subita dalle scuole nell’ultimo, complicato, periodo. Gli apparecchi saranno dotati di uno speciale software basato su sistemi d’intelligenza artificiale in grado di analizzare l’immagine. Grazie a questa analisi, la telecamera riuscirà a capire se qualche delinquente commetterà atti vandalici avvisando, immediatamente, la centrale della Polizia Municipale.

LE PAROLE DI ORLANDO

Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, ha accolto positivamente l’installazione delle telecamere nelle scuole della sua città:

Come abbiamo più volte sostenuto le scuole sono il luogo principe in cui si costruisce la comunità, perché rivolte ad accogliere e a dare servizi ai più piccoli. Chiunque danneggia una scuola o ne ruba i materiali compie non solo un atto criminale che va punito legalmente, ma soprattutto compie un furto di futuro a danno dei nostri figli e nipoti. Le telecamere, come l’indispensabile controllo delle forze dell’ordine saranno certamente un deterrente, ma resta intatta la necessità che vi sia una ribellione sociale, un rifiuto delle nostre comunità, delle famiglie e dei nostri quartieri contro chi, appunto, vuole distruggere il futuro dei palermitani più piccoli“.

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