Palermo, meno bus in giro: mancano i meccanici all’Amat, diversi mezzi restano bloccati in officina

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Problema autobus a Palermo. Ogni giorno in città almeno circa venti mezzi rimangono in rimessa perché guasti senza contare quelli soppressi. Un disagio per Amat dovuto all’assenza di meccanici in officina. A marzo il contratto di 37 ex interinali è scaduto e non è stato rinnovato. A gennaio era stato avviato un concorso dedicato proprio a questo profilo lavorativo, ma al momento è tutto bloccato anche se da fonti aziendali a breve ci dovrebbero essere novità. A rallentare tutto, come sempre, la burocrazia.

Gli ex 37 meccanici interinali avevano lanciato un appello attraverso la nostra redazione, chiedendo notizie certe sul loro futuro e sul concorso del quale avevano lamentato alcune criticità, tra cui il mancato inserimento di alcune classi di concorso. Dal vertice di Palazzo Palagonia di qualche giorno fa era stata manifestata la volontà di richiamare in servizio almeno i lavoratori interinali che non avevano raggiunto il massimale dei 22 mesi. Nel frattempo sarebbe stata rinnovata di un mese la convenzione con i vigilantes della SicurTrasport per un mese. La speranza è quella di trovare al più presto un accordo definitivo

Fondi Covid entro maggio

Ad Amat attendono ancora notizie dalla Regione Siciliana sui 12 milioni di euro relativi all’emergenza Covid. Nella giornata di lunedì, poco prima della conferenza stampa sul raddoppio del ponte Corleone, l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò ha annunciato che la Giunta Regionale è infatti vicina a varare la norma d’interpretazione autentica da far votare all’Ars e necessaria a riconoscere i dodici milioni di euro attesi dall’azienda del Comune di Palermo. “Gli uffici hanno redatto l’atto insieme al Capo di Gabinetto – ha sottolineato l’esponente di Fratelli d’Italia -. Nei prossimi giorni presenteremo l’atto in Giunta Regionale. Dopo l’approvazione, lo stesso sarà trasmesso e successivamente votato all’Ars”. In merito alle tempistiche per chiudere la questione con Amat, Aricò traccia una linea temporale ben precisa. “Penso che da qui a maggio verrà chiuso l’iter“. Denaro che darebbe una grossa boccata di ossigeno alle casse di via Roccazzo che ha chiuso il bilancio 2022 con un passivo di 21 milioni di euro.

Sindacati pronti a rinnovare lo stato di agitazione

Nonostante l’annullamento della quarta azione di sciopero che era prevista per l’1 giugno, i sindacati sono a lavoro per rinnovare lo stato di agitazione. Tutto dipenderà dal prossimo vertice in programma ad Amat tra azienda, sindacati e amministrazione per trovare una mediazione. I lavoratori chiedono il rinnovo dei contratti di secondo livello, nel dettaglio si parla dei diritti che spettano ai lavoratori relativi al godimento di ferie, buoni pasto e tanto altro