Palermo, Inzaghi: “Ho voluto questa piazza a tutti i costi, sappiamo come giocare in avanti”

Inzaghi

Dopo il bagno di folla dei tifosi ieri pomeriggio, mercoledì 25 giugno, il nuovo allenatore del Palermo Filippo Inzaghi si è presentato alla stampa in conferenza nel centro sportivo rosanero di Torretta. Queste le sue parole:

“Ringrazio Osti per le belle parole e il City Group per questa grande opportunità. Sono fiero e onorato. Ringrazio Pisa, ho lasciato il cuore. La tifoseria è fantastica, sono molto emozionato a parlare di loro; mi hanno dato tanto. Poi ho capito che qualcosa non andava nel verso giusto. Per amore abbiamo preso questa decisione. Sono emozionato, Pisa è speciale. Con la chiamata del Palermo mi si è riacceso l’entusiasmo. Stanotte non ho dormito, quello che è successo ieri è stato inaspettato e immeritato, non ho fatto niente. Ho una carica incredibile. Dobbiamo far tornare questo popolo dove merita di stare. Ho una grande responsabilità, tutti mi hanno fatto sentire importante. Daremo tutto noi stessi”.

Inzaghi sa di avere una grande responsabilità: “Nessuno ci regalerà nulla. Abbiamo un sogno, dovremo meritarcelo. Dobbiamo riportare il Palermo dove merita. Questa è una grandissima capitale del calcio. So che abbiamo una grande responsabilità. Abbiamo un grande vantaggio: società e tifosi sono pronti. Ora tocca a noi dimostrare. Sarà durissima e difficilissima, più complicata dell’anno scorso. Ho una squadra forte e un pubblico da Champions, non ho paure di nulla. Ho pensato tanto, mi piacerebbe uscire tra gli applausi anche dopo una sconfitta”.

L’imperativo di Inzaghi è “Correre!”

“Faccio un in bocca al lupo a Dionisi e Gilardino, sono due colleghi bravi. La società mi ha messo a disposizione tutto quello che ho chiesto. Valuteremo in ritiro la condizione dei giocatori. Con me chi corre poco, sta fuori, non guardo in faccia a nessuno. Abbiamo un unico obiettivo: dovremo mettere da parte l’io, la parola d’ordine sarà “noi”. I giocatori sono molto forti, vedevo il Palermo come una favorita l’anno scorso, poi interverremo sul mercato. Non penso ci sia tanto da fare. Dobbiamo ridare fiducia ai calciatori. Voglio valutare in ritiro cosa abbiamo a disposizione. Non penso che ci sia un sistema di gioco che ci farà vincere. Il ritiro sarà fondamentale, è abbastanza lungo, in un bel posto”.

“Le squadre di Inzaghi devono vincere – dice ridendo -. Noi dobbiamo regalare emozioni alla nostra, alle volte giocando bene, altre lottando su ogni pallone. Non credo che a livello di sistema di gioco potrò fare quello che ho fatto a Pisa. Cercherò di mettere una squadra che giochi bene, che lotti, uscire dal campo tra gli applausi anche dopo una sconfitta. Io credo molto che questa sia stata la scelta giusta per me e prenderemo i giocatori che vogliono venire a tutti i costi. Ci chiamano in tanti. Ho sempre pensato che un bravo allenatore debba fare meno danni possibili. Il calcio non l’ha inventato nessuno. Cercherò di mettere in campo una squadra che giochi bene. Dobbiamo riportare la gente a vedere giocare bene la propria squadra. Le pressioni sono belle, ho voluto il Palermo a tutti i costi”.

Le idee di formazione: “In ritiro ad esempio a Pisa ho cambiato idea, è chiaro che un nostro pensiero lo abbiamo ma non escludo che durante la preparazione possa cambiare. L’unica certezza è che in avanti giocheremo con tre punte o due centrocampisti e una punta. Abbiamo difensori molto forti, possiamo giocare a 3 o a 4. Abbiamo centrocampisti importanti. Dovrò capire il sistema di gioco che esalta i nostri giocatori. Sicuramente davanti giocheremo con tre attaccanti, col 2-1. Faremo il minimo necessario, in ritiro dobbiamo capire la forza dei giocatori”.

“Brunori e Pohjanpalo sono giocatori molto forti, ma penso che il Palermo sia molto forte, non ci fanno vincere due giocatori. Dobbiamo tornare a essere squadra e lottare su tutti i palloni. Si vince tutti insieme. Palermo non ha solo Brunori e Pohjanpalo. Dovrò essere bravo a dargli le motivazioni giuste. “Sono appena arrivato, abbiamo in agenda di parlare ai giocatori. Sarà fondamentale il ritiro, dovremo lavorare su tanto. L’aspetto fisico sarà fondamentale, in Serie B si corre tanto. Ci sarà da lavorare, ma il lavoro mi esalta”. Promesse? “L’unica è quella di voler trasmettere quello che sono stato io da giocatore alla squadra, di non mollare mai e lottare su ogni pallone. Le parole le porta via il vento. Dobbiamo cancellare il passato, basta parlare della scorsa stagione. Palermo ha un pubblico intelligente, deve ripartire tutto da zero. I giocatori devono riconquistarsi l’affetto di questa gente. La squadra lavorerà forte”.