Colpo al mandamento Resuttana, 7 arresti a Palermo: un negozio del quartiere punto d’incontro del clan

Disposto l’arresto di 7 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, rapina ed estorsione, aggravati dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di delineare l’operatività dell’associazione di stampo mafioso sul mandamento del quartiere “Resuttana”. Numerosi sono gli episodi estorsivi eseguiti dal mandamento, alcuni dei quali disposti da detenuti in custodia cautelare a seguito della predetta indagine

Violenza aggravata ad un imprenditore

Inoltre, sono emersi numerosi indizi a carico di due degli indagati. Uno dei quali proprietario di un esercizio commerciale, nel territorio dell’associazione mafiosa, che era un punto di incontro per alcuni aderenti al citato sodalizio mafioso. Contestati anche i reati di rapina e tre estorsioni, aggravate dal metodo mafioso, una delle quali operata esercitando violenza ai danni di un imprenditore che è stato percosso al fine di sottrargli la sua autovettura come “pegno”, poiché ritenuto “colpevole” di aver maturato un debito nei confronti di uno degli indagati. Quest’ultimo, infatti, si sarebbe rivolto ai suoi sodali per ottenere la riscossione del credito vantato.

In considerazione di quanto emerso è stata riconosciuta per tutti i suddetti reati fine l’aggravante dell’aver agito con le modalità tipiche mafiose.

Nel corso dell’operazione è stata rinvenuta “un’arma lunga” modello Scorpion con matricola abrasa presso l’abitazione di uno dei destinatari del provvedimento restrittivo. 

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