Palermo, catturato latitante nel quartiere Noce: ora si trova al carcere Pagliarelli

latitante

 I Carabinieri della Compagnia di Monreale hanno catturato un pregiudicato di 43 anni, palermitano, latitante dal 3 gennaio scorso. Per quasi 5 mesi, l’uomo si è nascosto sottraendosi ad un ordine di carcerazione che aveva disposto nei suoi confronti la reclusione di 6 anni per i reati di rapina, resistenza a pubblico ufficiale e ingresso arbitrario in luoghi ove l’accesso è vietato nell’interesse militare dello stato.

Arrestato pregiudicato latitante

Da quando l’uomo aveva fatto perdere le sue tracce, i Carabinieri di Monreale, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Termini Imerese, non hanno smesso di cercarlo stringendo il cerchio intorno a lui e alla sua rete di protezione. L’articolata attività investigativa si è conclusa adesso con la cattura dopo cinque mesi di approfondite ricerche.

I militari hanno documentato che il ricercato aveva messo in atto ogni strategia utile per sfuggire alla sua cattura. Aveva infatti abbandonato l’abitazione familiare e interrotto ogni comunicazione con i congiunti. Modificato radicalmente il suo aspetto con barba e capelli lunghi, risultava molto diverso rispetto alla fotografia in possesso degli investigatori. Aveva inoltre anche una carta d’identità falsa.

Palermo, l’arresto alla Noce

La sua latitanza è stata resa possibile grazie ad una rete di appoggio criminale di cui l’uomo ha potuto godere e che è tuttora in corso di approfondimento da parte degli inquirenti. Non a caso l’uomo è coniugato con la figlia di un soggetto di spicco del mandamento mafioso di Porta Nuova.

L’arresto è avvenuto in un locale commerciale del quartiere Noce, di cui era titolare un familiare e la cui posizione è in corso di approfondimento.

La condanna

Il 43enne, ora detenuto presso il carcere Pagliarelli di Palermo. Deve scontare la pena per fatti risalenti al giugno 2019; allora, a Santa Flavia, ha opposto resistenza a personale della locale Giardia Costiera nel corso di un controllo in mare. I militari della Capitaneria di Porto lo avevano tratto in arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Nel giugno 2020, all’esito della vicenda processuale, l’interessato era stato condannato alla pena di 6 anni di reclusione.

La condanna è divenuta definitiva il 21.12.2022 quando è stato emesso ordine di carcerazione a cui il soggetto si è sottratto per più di 5 mesi.