Palermo, approvato il Piano triennale opere pubbliche: 678 interventi per una spesa da 5,1 miliardi

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Approvato dal Consiglio comunale di Palermo il Piano triennale delle opere pubbliche 2023-2025. Un documento che comprende 678 interventi in tutto per una spesa complessiva di 5 miliardi e 163 milioni. La delibera è stata approvata con 18 voti favorevoli e 8 astensioni.

Della somma complessiva, 350 milioni di euro riguardano l’annualità 2023 nella quale 29 opere dovranno essere realizzate. Una corsa contro il tempo che entro il 31 dicembre dovrà essere conclusa. 

Piano triennale opere pubbliche approvato a Palermo, le reazioni

A vincere in aula “la maggioranza di buona volontà che ha riguardato tutti i consiglieri presenti a Sala Martorana”, secondo l’assessore ai Lavori Pubblici Totò Orlando. Antonio Rini (Fratelli d’Italia) sottolinea il raggiungimento di un grande obiettivo: “Entro la fine dell’anno, 29 opere saranno appaltate”. Per Domenico Bonanno, capogruppo della Dc, “dopo anni finalmente il Consiglio comunale ha approvato entro i termini di legge il piano triennale delle opere pubbliche. Un atto importantissimo grazie al quale possiamo fare ripartire gli interventi infrastrutturali determinanti per il rilancio della città”.

Dal lato dell’opposizione, la consigliera Mariangela Di Gangi (Progetto Palermo) ha rimarcato le incertezze rimanenti su alcune opere che non potranno essere appaltate entro la scadenza del 15 settembre e che potrebbero andare incontro al definanziamento. “Questa città non può permettersi di perdere neppure un euro”, ha commentato.

“Siamo contenti per la città di Palermo. Con l’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche si sbloccano opere per 400 milioni di euro. Auspichiamo a questo punto che le stesse possano essere appaltate quanto prima nell’ interesse dei cittadini palermitani”. Così hanno commentato Fabrizio Ferrandelli e Leonardo Canto, di Azione con Calenda, gruppo che si è astenuto. “Dal punto di vista più strettamente politico non possiamo non rilevare – hanno proseguito – che l’atto è stato approvato grazie alla presenza delle forze responsabili che rimanendo in aula hanno garantito il dibattito, la discussione, ed alla fine la votazione stessa dell’atto”. 

 

 

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