Palermo, a 10 anni dalla morte del marito riceve un’email: “Grazie a lui sono tornato in vita”

Un amore che non conosce confini, nonostante il dolore lancinante della perdita. Un gesto che vale più mille parole, colmo di sincera gratitudine. È la storia di Marina Fontana, palermitana, che 10 anni fa ha perso tragicamente suo marito Roberto Cona, l’amore della sua vita, a causa di un incidente stradale.

I due viaggiavano insieme, di ritorno per le vacanze, quando la loro auto venne investita in pieno da un tir. Marina rimase gravemente ferita, mentre Roberto morì sul colpo. Insieme alla famiglia, decisero di donare gli organi così da salvare altre vite. A 10 anni esatti dalla morte del marito, Marina riceve un’email inaspettata: “Un dono, un segno”.

“Ciao Marina, non mi conosci”

“Ciao Marina non mi conosci, mi presento io sono Luigi e 10 anni fa tuo marito mi salvò la vita”, così inizia l’email inviatole. “Domani 28 luglio sono 10 anni che sono stato trapiantato di fegato all’ospedale Cisanello di Pisa. Tuo marito sarà sempre il mio angelo! Io in tutti questi anni ho sempre fatto fare una messa per Roberto, ma ho avuto il coraggio di scriverti solo adesso. GRAZIE INFINITE!”

“Ho letto la vostra storia e ho capito”

“La faccio breve. Dal mese di dicembre 2013 mi sono messo sul computer per rintracciare quelli che avevano donato gli organi poiché facevo la fotoferesi a Cinisello, ho saputo che il mio organo veniva da Careggi. Io sono stato chiamato dall’ospedale alle ore 20.30 dicendomi che dovevo stare in ospedale entro le ore 23.30 per la preparazione. La mattina presto sono entrato in sala operatoria per poi risvegliarmi a piene facoltà mentali dopo il 20 agosto 2013. Perché ero talmente debilitato prima del trapianto che ero giunto quasi alla fine. Ho letto la vostra storia su internet e ho capito“.

“Grazie alla sua generosità sono tornato in vita”

“Quel giorno era una domenica e al Careggi quel giorno solo una persona aveva donato gli organi, e solo un fegato è stato trapiantato, quello donato a me. Ancora non reggo alle lacrime ogni volta che ci penso. Mia figlia mi aiutato a scriverti perché non riuscivo per l’emozione che ho provato. Grazie alla sua generosità sono tornato in vita. Grazie a te e tutta la famiglia di Roberto con un grande grande grande abbraccio. Grazie Lassù”.

Marina: “Felice e grata alla vita per questo ‘segno'”

Un gesto di una rarità e di una gratitudine assoluta che ha pervaso Marina d’amore. “Sono davvero felice per il signor Luigi e per la sua famiglia. Noi, io, tutta la famiglia stavamo soffrendo. Improvvisamente una vocina interiore… ecco cosa volevo, volevo un gesto d’amore, e quale amore è più grande della donazione? Con la donazione un’altra famiglia avrebbe avuto la possibilità di avere salvato il suo familiare dalla malattia, a volte malattie senza ritorno. Avrebbe avuto quella speranza che invece io e Roberto e le nostre famiglie non avremmo più avuto. Sono tanto felice per voi e grata alla vita che mi ha dato un segno che mi ha confermato quello che sapevamo già“.

L’importanza della donazione

Donare è un gesto d’amore unico, quello di un amore universale e gratuito. Le persone che sono riuscite a conoscersi, lo hanno fatto tramite ricerche autonome e perché i media hanno parlato in generale della storia di uno dei protagonisti, come nel nostro caso. Poi se la vita vuole farti il dono di farvi conoscere, questo segno arriva e arriva quando meno te lo aspetti, anche a distanza di anni. Io ho sempre pregato per loro e ho sempre pensato che ero felice di immaginarli guariti. Oggi ne ho la conferma, almeno per uno dei sei.

Per me donazione significa scegliere l’amore per la vita e donare vita in modo altruista, per far vincere la vita sulla morte ingiusta di Roberto, la scelta giusta anche se il tuo cuore in quel momento sta vivendo un dolore atroce. Oggi sono serena, ma ho dovuto fare un percorso di elaborazione del dolore e di guarigione dai postumi dell’incidente non facile. Una roccia non si diventa mai, ma con l’amore di chi ti ama davvero, la mia meravigliosa famiglia, e con la Fede, ci puoi provare e anche riuscire, piano piano.

“Il mio Roberto ha continuato a darmi forza”

“Un bacio lassù a lui, al mio Roberto, che mi ha continuato a dare forza, insieme al mio papà, e qui un grazie per sempre alla mia famiglia, che con pochissimi veri amici mi ha sempre sostenuta e amata. E un abbraccio a Luigi e alla sua bella famiglia. La vita è bella non dimentichiamolo mai. E non rubiamola agli altri e a noi stessi con gesti irresponsabili alla guida”.