Ottantenne uccide la moglie con quattro coltellate: «Non voleva fare sesso»

«Me l’aveva promesso. Quando mia moglie ha detto di no mettendosi a dormire, non ci ho visto più». È stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario

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Nella notte tra Natale e Santo Stefano, un pensionato di 80 anni ha ucciso la moglie a coltellate nella loro casa di Fanano di Gradara, nella provincia di Pesaro e Urbino. La donna si chiamava Natalia Kyrychok, aveva 61 anni, ed era di nazionalità moldava. Faceva la cuoca in un ristorante ed era in Italia da oltre 20 anni. Secondo i primi accertamenti, sarebbe stata raggiunta da almeno 4 coltellate al petto. L’ottantenne ha confessato di averla uccisa dopo che si era rifiutata di avere un rapporto sessuale con lui: «Me l’aveva promesso, avevo preso anche il viagra. Quando mia moglie ha detto di no mettendosi a dormire, non ci ho visto più». Così ha detto ai carabinieri che l’hanno interrogato della notte scorsa. Inoltre era geloso, ed era convinto, senza alcun motivo, che la moglie lo tradisse.

L’AVVOCATO: «RAPTUS IMPROVVISO»

Il legale che assiste l’omicida reo confesso, avvocato Stefano Vichi, ha parlato di “un raptus improvviso scaturito dal rifiuto di avere rapporti intimi. Valuteremo se chiedere una perizia psichiatrica”. Secondo la ricostruzione dei fatti, l’80enne, di fronte al rifiuto di consumare un rapporto sessuale da parte della moglie con la quale era sposato da 17 anni, è andato in cucina, ha preso un coltello ed ha sferrato dai 4 ai 6 fendenti al petto della donna uccidendola all’istante. Poi, a quanto pare, si è messo a dormire col cadavere a terra, in camera. Quando al mattino si è svegliato, ha fatto colazione, ha preso il suo cane ed ha fatto una passeggiata. Tornato a casa intorno a mezzogiorno, ha preparato il pranzo mangiando cappelletti e lesso, sempre col cadavere nella camera accanto, e bevendo molto. Poi è tornato a vagare per la campagna insieme al suo cane, incontrando anche un anziano vicino di casa al quale ha confessato di aver ucciso la moglie invitandolo a chiamare i carabinieri. L’anziano però ha declinato l’invito: «No, non mi impiccio in queste cose. Pensaci da solo».

L’ALLARME DEL RISTORATORE

A quel punto il Cangini ha telefonato al ristorante di Misano Adriatico dove la moglie lavorava da due anni come cuoca , e dove era attesa alle 17.30. Al titolare ha detto che avrebbero più rivista sua moglie perché l’aveva uccisa. Il ristoratore, pur non credendo alla confessione dell’omicidio, si è precipitato dai carabinieri di Cattolica, spiegando il tenore della telefonata. Giunti a casa del pensionato, i militari hanno scoperto il corpo senza vita della 61enne. Ad aprire la porta ai carabinieri è stato lo stesso marito, che ha confessato di essere stato l’autore dell’omicidio. La vittima è stata rinvenuta senza vita sul pavimento della camera da letto della sua abitazione. Ritrovato anche il coltello da cucina utilizzato dall’80enne per colpire la moglie. Adesso Cangini è rinchiuso nel carcere di Villa Fastiggi, in attesa di essere processato, con l’accusa di omicidio volontario.