Omicidio Burgio alla Vucciria, chiesto il rinvio a giudizio per i tre imputati

Imputati sono Domenico Romano, il fratello Matteo (colui che ha sparato) e il nipote Giovan Battista Romano

Burgio

Si è tenuta questa mattina a Palermo l’udienza preliminare relativa all’omicidio di Emanuele Burgio, il giovane di 26 anni ucciso a colpi di pistola nel quartiere Vucciria a Palermo lo scorso maggio. In carcere, accusati del delitto, ci sono Domenico Romano insieme al fratello Matteo (colui che ha sparato) e al nipote Giovan Battista Romano. Il gup Marco Gaeta ha disposto il rinvio a giudizio per tutti e tre gli imputati, rigettando la richiesta di giudizio abbreviato della difesa come appreso dalla redazione di Palermo Live.

A rappresentare i Romano sono gli avvocati Giovanni Castronovo, che difende Giovan Battista Romano e Domenico Romano (insieme all’avvocato Vincenzo Giambruno) e l’avvocato Raffaele Bonsignore, difensore di Matteo Romano.

Gli avvocati dei Romano avevano preliminarmente avanzato richiesta di giudizio abbreviato ed in subordine l’avvocato Castronovo aveva formalizzato questione di incostituzionalità della norma che vieta di poter scegliere il rito abbreviato agli imputati di omicidio premeditato. Inoltre i legali avevano chiesto sentenza di non luogo a procedere per tutti gli imputati, contestando l’insussistenza della aggravanti della premeditazione e del metodo mafioso. Richieste tutte respinte dal  giudice.

NESSUN FAMILIARE DI BURGIO PARTE CIVILE

Infine nessun familiare della famiglia Burgio si è costituito parte civile. L’udienza di rinvio a giudizio si terrà il prossimo 13 luglio dinnanzi la prima sezione della Corte di Assise di Palermo.

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