Non era suicidio ma femminicidio, marito incastrato da una intercettazione: “Lasciami, lasciami”

“La bidella non si è impiccata, l’ha strangolata il marito”: dalle nuove analisi sono spuntati importanti elementi probatori

È stata una intercettazione captata dai microfoni di una telecamera di vicinato a incastrare Aldo Rodolfo Di Nunzio, 71 anni, di Lanciano, presunto omicida della bidella Annamaria D’Eliseo, 60 anni. Sarebbe stato dunque l’ex vigile del fuoco a strangolare 18 mesi fa la moglie. Una perizia più approfondita ha meglio analizzato i supporti informatici video e audio già in mano agli investigatori, che, fino a ora, non avevano fornito grandi indicazioni. Ricontrollate le telecamere dell’abitazione dei coniugi, oltre a un telefonino già sequestrato il giorno del delitto. Proprio dalle registrazioni audio della telecamera di sorveglianza è saltata fuori la frase che ha incastrato Di Nunzio: “Lasciami, lasciami”.

L’operazione è stata messa a segno ieri alle 14. L’arresto è scattato in un baleno, non appena i carabinieri del Norm hanno intuito che il presunto uxoricida si stava allontanando da casa per delle sue incombenze. È accusato di omicidio volontario, aggravato dal rapporto coniugale.

Fino ad adesso non c’erano prove

Annamaria D’Eliseo fu trovata 18 mesi fa senza vita nella cantina-garage esterna alla villa di famiglia, in località Villa Iconicella di Lanciano. Neppure l’esame autoptico allora riuscì a dare una versione definitiva sul decesso, spaccato a metà tra omicidio e suicidio. Il giorno della morte della bidella i vicini avevano testimoniarono di aver sentito le grida della donna per alcuni secondi, forse si stava difendendo per affievolire la pressione del cavo sul collo. Ma non c’era nessuna prova. Adesso la svolta.

Foto  Il Messaggero

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