Coronavirus: corteo dei negazionisti a Roma, Brigliadori in piazza con i «No Mask»

Ieri si è svolto il corte dei negazionisti nella Capitale: anche l’attrice in piazza

Roma, nella giornata di ieri, è diventato il centro pulsante di una protesta che, iniziata sui social, si è propagata così tanto da finire in piazza. I negazionisti del Coronavirus, infatti, si sono ritrovati nella Capitale per gridare il loro dissenso. Rigorosamente senza le mascherine di protezione, molta gente si è assiepata nelle vie della “Città Eterna” chiedendo verità e libertà in merito al discorso Covid-19. Al corteo, fermatosi alla Bocca della Verità, hanno partecipato anche diversi medici e Forza Nuova. La manifestazione, secondo gli slogan intonati mentre si cantava l’inno di Mameli sventolando il tricolore e bandiere inneggianti a Trump, si contrappone alla “dittatura sanitaria” che, tramite il terrore mediatico, spaventa i cittadini italiani. Al corteo ha partecipato anche Eleonora Brigliadori, attrice e conduttrice televisiva.

LE PAROLE DELLA BRIGLIADORI AL CORTEO DEI NEGAZIONISTI

Anche Eleonora Brigliadori ha giocato un ruolo nel corteo dei negazionisti di Roma chiamato “No Mask“. Ecco le parole dell’attrice e conduttrice televisiva rilasciate ad Adnkronos: “Sono qui come italiana di fronte all’attacco alle radici costituzionali della nostra libertà, alle radici della verità cristiana. Una politica che distrugge la vita attraverso vaccini, tamponi e limiti alla respirazione. Non sono mai rimasta a casa, nemmeno durante il lockdown. Quando tornerò in televisione? Quando la tv italiana tornerà ad essere libera. Non tollero colleghi che mettono mascherina per garantirsi la poltrona“.

ANCHE IL MEDICO LEGALE PASQUALE MARIO BACCO AL CORTEO

Tra le fila dei “No Mask” c’era anche Pasquale Mario Bacco, medico legale componente dell’associazione “L’Eretico“. Ecco le sue parole ad Adnkronos: “Non siamo negazionisti del virus, ma di come ce lo hanno raccontato. E oggi siamo numerosi in piazza a Roma per chiedere l’eliminazione dello stato di emergenza, che non ha motivo di esistere. Io sono uno degli 11 medici che hanno fatto le autopsie quando era vietato, e posso dirlo: il virus uccide se si è malati, molto anziani o non si viene curati in modo corretto. Oggi sappiamo quali farmaci sono utili ai pazienti, e che si devono dare antibiotici per le sovrainfezioni e anticoagulanti“.

LE REAZIONI DALLA POLITICA

La politica italiana ha osservato, come la grande maggioranza degli italiani, il corteo dei negazionisti sfilare per le vie di Roma. Giuseppe Conte ha detto: “Noi vogliamo gestire una pandemia in corso. Ai negazionisti chiedo di portare almeno rispetto per i familiari dei morti“. Luigi Di Maio, invece, ha invocato il rispetto per i familiari delle vittime uccise dal Coronavirus. Anche Giogia Meloni ha detto la sua: “Penso sia gravissimo che il governo abbia all’inizio sottovalutato la situazione del Coronavirus. Il governo ha ricevuto un dettagliato studio su quello che sarebbe successo il 12 febbraio. In quei giorni il Pd girava con slogan che l’unico virus è il razzismo e Zingaretti andava a Milano a fare l’aperitivo. Per cui è grazie a questi negazionisti del virus che il coronavirus si è propagato, perché il Pd e il governo non hanno preso provvedimenti per tempo“.

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