Michele Misseri insiste: “Ho ucciso io Sarah Scazzi”, ma fra un mese esce dal carcere

Lo ‘zio Michele’ dovrebbe uscire dal carcere di Lecce entro il prossimo mese, grazie a sconti di pena per buona condotta e legge svuota carceri

Michele Misseri entro fine febbraio dovrebbe uscire dal carcere di Lecce, dove sta scontando la condanna per occultamento di cadavere, in relazione all’omicidio di Avetrana. Questo nonostante continui a insistere nell’affermare di essere stato lui ad uccidere nel 2010 la nipote Sarah Scazzi.  Anche il suo avvocato ha confermato la notizia: “Misseri tornerà in libertà prima di fine di febbraio”. Grazie agli sconti di pena ottenuti per buona condotta e in ossequio alla legge svuota carceri, ha avuto ridotta la pena di poco più di un anno.

Michele Misseri prima confessò il delitto, poi ritrattò, a poi si autoaccusò ancora

Lo ‘zio Michele’ il 6 ottobre 2010 confessò di aver ucciso la nipote Sarah Scazzi, indicando anche la località in cui si trovava il pozzo nel quale aveva gettato il corpo, precisamente in una cisterna interrata di contrada Mosca, nelle campagne di Avetrana. Nove giorni dopo, però, ritrattò la confessione finendo con il coinvolgere la figlia Sabrina. L’uomo, che compirà 70 anni il prossimo marzo, poi ritrattò ancora, addebitandosi ancora una volta  l’uccisione della nipote 15enne, ma non è mai stato ritenuto il colpevole. La moglie Cosima Serrano e la figlia Sabrina Misseri, invece, dopo la sentenza definitiva. stanno scontando l’ergastolo nel carcere di Taranto, perché ritenute colpevoli di aver ucciso Sarah.

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