Mercati finanziari: gli asset da monitorare per fare trading oggi secondo gli analisti

Nella parte centrale della stagione estiva solitamente si registra poco interesse sui mercati finanziari da parte degli investitori, poiché sui vari asset finanziari i volumi di scambio sono in contrazione; tuttavia non si può non rilevare che proprio nelle ultime ottave molti sottostanti stiano sviluppando strutture di prezzo davvero interessanti, in concomitanza per giunta di un probabile riassestamento del quadro macro. Secondo il parere degli esperti, con l’avvicinamento dei valori di inflazione ai target di mandato, le Banche Centrali potrebbero sospendere la stretta sui tassi ufficiali di riferimento e nel caso in cui si concretizzasse uno scenario recessivo su scala globale non è da escludere il ricorso, ancora una volta, alla leva monetaria.

Osservando la configurazione grafica del mercato obbligazionario e della maggior parte dei benchmark azionari, non si può non notare come le quotazioni siano siano adagiate in canali laterali, in attesa di una rottura che inneschi un movimento direzionale. Persino il CRB index, l’indice che sintetizza i prezzi dei futures sulle materie prime, evidenzia un’impostazione tecnica sovrapponibile a quella appena descritta, prova che i mercati si trovano all’unisono in prossimità di un punto di svolta.

Naturalmente non è possibile ipotizzare allo stato attuale che tipo di movimento svilupperà ciascuna asset class, ma sicuramente, seguendo da vicino l’evoluzione degli scenari appena introdotti, sarà possibile cogliere interessanti opportunità indipendentemente dal delinearsi di uptrend o downtrend. È chiaro che, per intercettare non solo gli spunti operativi al rialzo ma anche quelli al ribasso, è necessario servirsi di piattaforme di trading avanzate che, oltre ad offrire tool grafici mediante cui effettuare l’analisi degli asset oggetto di negoziazione, implementino pure lo short selling e la leva finanziaria. Consultando un buon manuale specialistico che fornisce spiegazioni sul trading online, come per esempio quello disponibile sul sito specializzato Mercati24.com, è possibile individuare soluzioni tecnologiche di livello con profili commissionali vantaggiosi.

I trading account dei broker online

Nel mondo degli investimenti online vi sono alcune realtà, chiaramente autorizzate dagli Organi di Vigilanza, che grazie alla propria infrastruttura operativa sono in grado di garantire piattaforme di trading avanzate a costo zero: i soggetti in questione, conosciuti con il nome di broker online, mettono in comunicazione gli investitori con le varie piazze di scambio internazionali, sfruttando i circuiti over the counter; questo modo di interfacciarsi con il mercato permette di offrire account gratuiti e attivabili con piccole somme di denaro.

Ma i benefici derivanti dalla fruizione dei servizi erogati dai broker non si esauriscono certo con quanto fino ad ora esposto: la modalità di negoziazione proposta da tali intermediari, infatti, rende molto agevole la compravendita di asset seppur appartenenti a differenti segmenti di mercato, grazie all’impiego dei Contratti per Differenza. Questi particolari derivati replicano il prezzo di un sottostante senza possederlo direttamente e allo stesso tempo implementano funzionalità fondamentali nel trading di breve termine come la vendita allo scoperto e la leva finanziaria.

Negoziare gli asset finanziari con i Contratti per Differenza

Quindi, utilizzando un solo strumento finanziario, gli investitori possono trattare indici, azioni, financial benchmark, crypto e materie prime; una proposta di asset decisamente completa a cui si aggiungono le coppie di valute sul foreign exchange market. Acquistando o vendendo i CFD, in sostanza, non vi è la necessità di attivare di volta in volta un’informativa prezzi differente per ciascun asset, una formula che riduce all’essenziale i costi operativi.

Difatti con la negoziazione dei Contratti per Differenza, l’unica spesa a gravare sui clienti dei broker online è quella relativa all’esecuzione dei trade, la cosiddetta commissione di trasporto ordine. Nel caso di intermediari market maker, poi, in fase di compravendita tale fee non è prevista, in quanto viene sostituita da uno spread applicato tra la miglior proposta bid e la miglior proposta ask del sottostante trattato.