Madre e figlia impiccate, la lettera: “Porto via con me Alessandra”

La donna viveva un momento difficile per situazioni legate alla figlia

madre

La Procura di Patti continua ad indagare su Mariolina Nigrelli e Alessandra Mollica, madre e figlia trovate impiccate nella serata di ieri a Santo Stefano di Camastra, nel messinese. “Porto via con me Alessandra”, ha scritto Mariolina in una lettera; poi è uscita con la figlia senza fare più ritorno. Così Maurizio Mollica, preoccupato della scomparsa della moglie e della figlia, ha dapprima allertato i carabinieri, per poi dirigersi nella loro casa di campagna, vicino al Santuario del Letto Santo. “E li mi sono trovato davanti alla tragedia“, ha detto l’uomo, un fabbro molto noto in paese, alle forze dell’ordine.

Dall’analisi del profilo facebook di Mariolina Nigrelli si legge un difficile momento interiore, soprattutto per situazioni legate alla figlia. Ne potrebbero essere testimonianza post come “Facile giocare con le parole. Difficile giocare con la vita. Schifoso è giocare con le persone oppure “Chi ti ha tradito, verrà tradito, chi ti ha offeso verrà offeso. A chi ti ha fatto soffrire, sarà fatto di peggio perché sono così le regole del gioco”, pubblicati da Mariolina in questi giorni. Con grande probabilità la figlia Alessandra era vittima di bullismo, e questo non andava giù alla madre, che aveva anche postato, probabilmente per dare forza alla figlia, un video di una ragazzina riuscita ad avere la meglio di chi si prendeva gioco di lei. “Vi rispetterò nello stesso modo in cui rispettate mia figlia” è il post più emblematico al riguardo, seppur ancora non si conoscano i destinatari del messaggio.

IL MESSAGGIO DELLA MADRE ALLA FIGLIA

Tra i post di Mariolina Nigrelli sotto osservazione anche uno indirizzato direttamente alla figlia Alessandra Mollica. Si tratta di un messaggio del 19 maggio sul profilo “Emozioni del cuore”. “Alcuni figli non capiranno mai la tacita supplica di un genitore che ti mette in guardia da qualcosa. Quando un genitore ti chiede di non fumare ti sta chiedendo solo di vivere più di lui. Quando un genitore ti chiede di non uscire con determinate persone è solo perché quelle persone potrebbero farti del male. Quando un genitore ti chiama più volte al cellulare non lo fa perché vuole darti fastidio, è solo che la sua anima freme nel saperti a casa sano e salvo. Un genitore non ti dà mai il peggio né te lo augura. Un genitore ti ama e ti supplica di avere una vita migliore e più felice della propria.

La descrizione al post, scritta in dialetto, lascerebbe pensare che la madre non ritenesse opportune alcune frequentazioni della figlia, da cui voleva metterla in guardia. Si dice mettiti con quelli migliori di te e pagane le spese. Mi fate solo schifo.”