L’uomo che ha ucciso l’ex moglie a coltellate indossava un braccialetto elettronico

“Alle forze dell’ordine non è arrivato alcun segnale di allarme dal braccialetto elettronico”, hanno spiegato i carabinieri

Sarebbe stata una “morte annunciata” quella di della donna uccisa a coltellate nella notte tra venerdì e sabato all’ex marito, nella sua casa di Cerreto d’Esi vicino Ancona. Le persone che conoscevano la storia di Concetta Marruocco ne sono certi. A partire dall’associazione Artemisia, che gestisce lo sportello antiviolenza di Fabriano a cui da marzo la vittima si era rivolta per chiedere aiuto. Non solo. La donna ha anche denunciato alla polizia l’ex marito, che per questa ragione era sotto processo presso il Tribunale di Ancona.

Era tenuto a indossare il braccialetto elettronico

Per questo l’uomo, Franco Panariello, era destinatario di un divieto di avvicinamento ed era tenuto a indossare il braccialetto elettronico. Ma evidentemente la notte del femminicidio qualcosa potrebbe non aver funzionato nel dispositivo. “Alle forze dell’ordine non è arrivato alcun segnale di allarme dal braccialetto elettronico”, hanno spiegato i carabinieri. Il braccialetto non ha funzionato, oppure potrebbe esser stato manomesso.

Ma, ci si chiede, com’è possibile che nessuna se ne fosse accorto? E si dice sorpreso anche l’avvocato di Panariello sottolineando che proprio il malfunzionamento avrebbe impedito un tempestivo intervento delle forze dell’ordine. “Non sappiamo perché non abbia funzionato il braccialetto elettronico. In ogni caso è una cosa grave, perché si poteva evitare questo tragico epilogo”.

Dubbi sull’efficacia del braccialetto elettronico

Sui social anche l’associazione Artemisia ha sottolineato con una nota che l’ex marito “era sottoposto a misura cautelare con l’applicazione del braccialetto elettronico, misura cautelare che più volte era stata violata, senza che al riguardo venissero prese altre misure più restrittive”. Insomma, l’efficacia del braccialetto sarebbe stata quantomeno dubbia da tempo, tant’è vero che Panariello si sarebbe avvicinato ripetutamente a Concetta senza che per questo venissero presi provvedimenti. “Noi abbiamo incontrato Concetta tre giorni fa – ha scritto Artemisia -, e ci aveva comunicato che avrebbe voluto offrire il suo contributo all’associazione per aiutare le donne che come lei vivono la sopraffazione e la violenza maschile”.