“Lunghi minuti di agonia” per Martina Carbonaro, l’esame sul corpo contraddice la versione di Tucci
Martina Carbonaro, la 14enne uccisa ad Afragola dall’ex fidanzato Alessio Tucci, 19 anni, sarebbe morta dopo lunghi minuti di agonia in seguito ai colpi alla testa inferti con una pietra. È quanto emerge dall’ordinanza con cui il giudice del Tribunale di Napoli Nord, Stefania Amodeo, ha confermato la custodia cautelare in carcere per il ragazzo.
Lo riferiscono Il Mattino, il Corriere della Sera, Repubblica. Dalla consulenza preliminare del medico legale emergerebbe, dunque, un quadro diverso rispetto a quanto raccontato dal 19enne che ha spiegato che Martina non respirava più quando l’ha coperta di detriti nel casolare di Afragola.
Nel tratteggiare il profilo del giovane, si sottolinea nel provvedimento, emerge “una allarmante personalità, incapace di controllare i propri impulsi”. La procuratrice di Napoli Nord, Anna Maria Lucchetta aveva spiegato sabato che Tucci avrebbe agito con “crudeltà”. Il 19enne aveva partecipato alle ricerche della ragazza subito dopo la sua scomparsa ma ha anche mentito, spiega il giudice, ai genitori ed è stato abile a togliersi di dosso i vestiti sporchi di sangue.