Lotta alla discriminazione, l’iniziativa ACE a Palermo: “Rimuoviamo lo sporco dell’odio”

L’11 novembre dalle ore 9.30 alle ore 12.30 la cittadinanza è invitata ad aiutare gli studenti della Scuola Secondaria I° grado Alberico Gentili a riqualificare l’area urbana antistante la scuola in via Francesco Lo Jacono

e a partecipare ai laboratori sul linguaggio inclusivo

parchi

La discriminazione è un fenomeno ancora troppo frequente in Italia e anche i dati relativi a Palermo lo confermano. Nel capoluogo siciliano, infatti, oltre il 50% degli intervistati ha dichiarato di aver subito un atto di discriminazione e l’87% ha assistito ad almeno un episodio, di cui bullismo (40%), body shaming (36%), discriminazione con riferimento all’etnia (35%) e all’orientamento sessuale (32%) rappresentano le forme maggiormente emerse. A fronte di un episodio di discriminazione, quasi il 49% degli intervistati ha reagito, di questi il 32% prendendo le difese della persona in difficoltà. Rabbia (67%), disgusto (51%) e tristezza (45%), le emozioni maggiormente provate dalla maggioranza degli intervistati nella città di Palermo.

È quanto emerge da una ricerca commissionata da ACE, leader nei detergenti per la casa e i tessuti, e marchio di Fater,  impegnata nella diffusione di una cultura del pulito dentro e fuori casa, che ha indagato il vissuto e il percepito della discriminazione in Italia. A fronte dei risultati dell’indagine il brand ha deciso di scendere in campo contro lo sporco più ostile al mondo: l’odio. Lo fa con due azioni concrete: “Formula Anti-odio”, un progetto su scala nazionale con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tante forme di odio che colpiscono le persone anche attraverso le scritte offensive, e “Scendiamo in piazza”, una iniziativa che ha coinvolto le scuole di 4 città italiane – Roma, Milano, Pescara, Palermo – con l’obiettivo di riqualificare i luoghi scelti dagli studenti per restituirli alla città ripuliti, rigenerati e predisposti all’aggregazione sociale.

La lotta alla discriminazione fa tappa a Palermo

Sarà Palermo la città che ospiterà, sabato 11 novembre, l’ultima tappa prevista dall’iniziativa, con la realizzazione del progetto vincitore ad opera degli alunni della Scuola Secondaria I° grado Alberico Gentili. Il luogo scelto dagli studenti come spazio da riqualificare è tutta l’area antistante la scuola in via Francesco Lo Jacono, perché considerata parte della loro vita quotidiana: luogo d’incontro la mattina prima dell’ingresso e all’uscita e punto di aggregazione anche durante il fine settimana.

Al progetto di riqualificazione si unisce quello contro l’odio che prevedrà un laboratorio sul linguaggio inclusivo e la rimozione di tutti riferimenti all’odio presenti nell’area grazie a uno speciale prodotto ACE rimuovi-graffiti e insulti non in vendita.

“Il pulito che unisce”

Per la realizzazione dei due progetti ACE ha scelto di unirsi a Retake, associazione di volontariato specializzata nella riqualificazione urbana e Diversity Lab, organizzazione impegnata a promuovere la cultura dell’inclusione e il valore dalla diversità, nei media, nelle aziende e nella società civile, per promuovere una nuova cultura del pulito volta a sostenere la lotta contro l’odio e la cura degli spazi comuni.

“Siamo partiti dal nostro Purpose, dallo scopo che ci siamo dati come brand ACE che è quello di dare un contributo positivo nelle comunità in cui operiamo, partendo da quello che facciamo meglio che è pulire. Noi lo chiamiamo “il pulito che unisce”. Perché come dimostra la nostra ricerca, c’è molto da fare per prenderci cura della nostra casa comune, il nostro Paese, facendo pulizia delle tante discriminazioni che ancora ci affliggono. Voglio ringraziare i nostri partner, Retake, Diversity Lab e DLVBBDO che ci hanno guidato nel costruire un’iniziativa che spero chiami ognuno di noi a fare qualcosa di concreto per rimuovere lo sporco più ostinato che è quell’odio e quella paura per il diverso che vogliamo far scomparire dai muri e dalle piazze delle nostre città”. Così ha commentato Antonio Fazzari, General Manager di Fater.

“É con immenso piacere che Retake Palermo ha aderito al progetto ‘Scendiamo in Piazza. Gli spazi del cuore’ che in queste settimane ha avuto luogo in diverse città d’Italia. É importante che associazioni, aziende e scuole, che condividono intenti ed obiettivi facciano rete a sostegno dell’inclusione, della legalità e del decoro, pratiche che devono procedere e diffondersi congiuntamente – ha dichiarato Marco D’Amico, Presidente di Retake Palermo -. Protagonisti saranno le studentesse e gli studenti dell’Istituto Comprensivo Statale “Alberico Gentili” che verranno sollecitati ad aprire gli occhi sullo stato del quartiere e della città, a capire cosa sia bello e cosa sia brutto, cosa sia legale e cosa abusivo, nello spirito e nella continuità dell’esortazione di Peppino Impastato: ‘Se si insegnasse la bellezza alla gente la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà'”.

L’evento a Palermo

La tappa di Palermo del progetto è patrocinata dal Comune di Palermo.

Evento aperto al pubblico: sabato 11 novembre 2023, dalle 9.30 alle 12.30, via Francesco Lo Jacono 1 – area antistante l’ingresso della Scuola Secondaria di I° grado Alberico Gentili.

Le due iniziative nel dettaglio:

“Scendiamo in Piazza”: un progetto di riqualificazione urbana promosso da ACE insieme all’associazione Retake e realizzato in collaborazione con l’agenzia educativa La Fabbrica, dedicato a bambine e bambini, ragazze e ragazzi per aiutarli a sviluppare competenze di cittadinanza attiva e diventare protagonisti attivi della cura del proprio territorio.

La campagna “ACE Formula Anti-Odio”

“ACE Formula Anti-Odio” è la campagna di comunicazione che racconta episodi reali di discriminazione vissuti da quattro ragazzi in tema di omofobia, body shaming e grassofobia, razzismo e antisemitismo, realizzata con la consulenza di Diversity Lab e da un’idea creativa di DLVBBDO.

Sono le storie di Carlo Maria, che ha ricevuto insulti omofobi per aver ballato con il suo compagno durante una festa del liceo, Elisa che fin dall’età di 12 anni temeva l’estate a causa delle discriminazioni subite per il suo aspetto fisico, Mark che a 15 anni al parco con gli amici si è visto additare e chiamare “sporco ebreo” da ragazzi più grandi, Osayi, nata e cresciuta in Italia, che per il colore della sua pelle convive ogni giorno con gli sguardi di chi la giudica e non la considera un’italiana.

CONTINUA A LEGGERE