L’orsa F36 verrà abbattuta, scoppia la polemica: “Ha solo protetto il suo cucciolo”

Così l’Oipa – Organizzazione internazionale protezione animali, che promette di andare per vie legali

Il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato l’ordinanza per l’abbattimento dell’orsa F36. Stando ai risultati delle analisi genetiche, l’orsa è stata identificata come la responsabile dell’aggressione a due giovani lo scorso 30 luglio, in località Mandrel, e del falso attacco a una coppia di escursionisti lo scorso 6 agosto, in località Dos del Gal, nel comune di Sella Giudicarie.

Animalisti sul piede di guerra

La polemica impazza. “Siamo al puro delirio, Fugatti è oramai fuori controllo e sforna condanne a morte di esseri viventi come si trattasse di giocare con la playstation”. Così l’associazione animalista Lav ha commentato la firma dell’ordinanza.

“Lav e Lndc Animal Protection sono al lavoro con gli avvocati per depositare il ricorso per fermare questa ennesima oscenità e ha già inviato una diffida per bloccare Fugatti e facciamo appello ai forestali trentini, pur se dipendenti della Provincia, e al loro senso di responsabilità, perché non si può condannare un’orsa che si è solo trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato”, dichiara Massimo Vitturi, responsabile Lav animali selvatici.

L’associazione ha annunciato anche che prenderà parte, il prossimo 16 settembre, a una manifestazione nazionale in programma a Trento per ribadire la contrarietà a qualsiasi azione contro gli orsi.

Oipa. “L’orsa non è mai stata aggressiva”

L’Oipa – Organizzazione internazionale protezione animali – commenta indignata: “Siamo sgomenti: una volta di più il presidente Fugatti adotta la legge del taglione invece di tutelare la fauna e difendere la biodiversità della sua terra, come invece dovrebbe. Procederemo nelle opportune sedi per impedirlo. Siamo con F36, come la maggioranza dell’opinione pubblica, che vuole gli orsi difesi dalle Amministrazioni locali. Neanche l’esempio delle buone pratiche adottate altrove in Italia insegnano nulla”.

“F36 ha 6 anni e non è mai stata aggressiva – spiega l’Oipa -. Domenica 30 luglio ha solo allontanato dal suo cucciolo due giovani (definiti cacciatori) sul sentiero Mandrel, nelle Giudicarie, in Trentino. Con un cosiddetto ‘falso attacco’ l’orsa ha fatto il suo ‘dovere di madre’ dettatole dalla natura e, come si è visto, non ha voluto attaccare per uccidere. Auspichiamo che l’opinione pubblica si mobiliti. Al contempo andremo per vie legali. La Provincia di Trento pensi a prevenire episodi del genere anche informando la cittadinanza e gli escursionisti su come ci si comporta in montagna, invece di continuare a evocare come sempre catture e abbattimenti”.

Foto di repertorio

CONTINUA A LEGGERE

 

Parla l’uomo che ha ucciso l’orsa Amarena: “Ho sparato per paura”