Libro Blu, Palermo provincia record per soldi spesi sul gioco

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Il Libro Blu è una relazione annuale con la quale l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli rende conto dell’attività svolta nei settori di propria competenza nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre di ogni anno e illustra le proprie linee strategiche proiettate verso un futuro prossimo. La relazione è il risultato di un processo partecipativo di tutti i livelli organizzativi di ADM, sia centrale che territoriale, attuato per recepire capillarmente le peculiarità dei fenomeni territoriali connessi alle filiere presidiate dall’Agenzia. Tra pochi giorni, il 26 ottobre, verrà presentato il Libro Blu riguardante il 2022, quindi ad oggi i dati più aggiornati forniti dall’Amministrazione competente sono quelli relativi al 2021. Una delle voci più importanti della relazione è certamente quella del gioco pubblico, settore che dopo gli anni della pandemia sembra rispondere molto bene con un gettito che si prospetta all’incirca pari o superiore a quello pre-pandemia.

I numeri del gioco in Sicilia

Nel 2021, la spesa relativa al settore del gioco pubblico è stata di 11,8 miliardi di euro. Sul podio la Lombardia, con circa 2,3 miliardi spesi, la Campania (1,3 miliardi) e il Lazio (1,2 miliardi). Seguono l’Emilia Romagna, dove la spesa è stata di 908 milioni di euro, il Veneto (901 milioni) e la Puglia (832). La Sicilia è al settimo posto con 825 milioni di euro spesi per il gioco, in netto aumento rispetto ai 760 milioni di euro del 2020. Uno dei fattori chiave per i buoni risultati del comparto del gioco pubblico è il successo dell’online. Anche in Sicilia negli ultimi anni si è avvertita questa chiara tendenza e ora il 36% dei giocatori si rivolgono prettamente ai canali online. Nel 2019 la percentuale che prediligeva giocare in un punto fisico era del 67% mentre oggi è scesa al 40%. Questo è un ulteriore segnale dei tempi che passano e grazie alla tecnologia avanzata usata dagli operatori di gioco gli utenti si sentono sempre più sicuri nel giocare online. A dimostrazione di ciò i conti aperti in Sicilia sono oltre 2 milioni, mentre quelli che sono stati aperti durante nel solo 2021 ammontano a oltre 550mila, circa un quarto del totale. Palermo è stata la città in cui si è giocato di più con 2 milioni di spesa, ciò è dovuto semplicemente ad un fattore demografico poiché il capoluogo siciliano è la città più popolata dell’isola. A seguire si trova Catania.

La crescita del gioco online

Autorevoli ricerche prospettano che il gioco online sarà la locomotiva del settore: se infatti fino allo scorso anno, online e retail viaggiavano su binari quasi paralleli in termini di crescita e volumi di gioco, le previsioni dei prossimi anni vedono il digitale in maggiore espansione. Secondo diverse ricerche, entro il 2027 infatti l’online è destinato quasi a raddoppiare, sia nelle scommesse sportive sia negli altri segmenti del gaming, mentre il gioco fisico resterà stabile. Nel prossimo futuro, quindi, assisteremo ad un’evoluzione del consumatore, sempre più digitale e multicanale. Due giocatori su tre, infatti, affermano di aver provato la versione online del proprio gioco preferito fisico. E chi non l’ha ancora fatto, dichiara di volerlo provare in oltre la metà dei casi.

Ma esiste la possibilità di recuperare dei soldi dopo averli investiti nei casinò?

I casinò online riescono ad attirare un vasto pubblico anche grazie ai numerosi incentivi che sono in grado di offrire: uno dei più apprezzati dagli utenti è il cashback che permette di recuperare una percentuale prestabilita del denaro investito in caso di giocate perdenti. In più, sempre più spesso sono presenti dei Bonus di benvenuto anche senza deposito, ma solo grazie ad una semplice registrazione. La facilità di accesso e questi importanti incentivi sembrano in grado di continuare a trainare la crescita di questo comparto anche grazie agli importanti investimenti che gli operatori del settore stanno attuando per rendere le piattaforme ancora più sicure anche dal punto di vista del gioco responsabile.