“Alzati e cammina, non hai nulla”: suore investono una ragazza e poi fuggono

Il singolare episodio è accaduto a Roma. La giovane ha raccontato di essere stata colpita dal furgone mentre stava attraversando sulle strisce. È stata ricoverata per due giorni

anziano

Un furgoncino con a bordo un gruppo di suore avrebbe investito una ragazza: il Ducato bianco si sarebbe soffermato solo il tempo per far dire alle suorine, neanche fossero Gesù con Lazzaro: “Non ti sei fatta niente, alzati e cammina”. Poi ha ripreso il suo percorso, come se nulla fosse accaduto. L’incidente si sarebbe verificato a Roma, come riportato dall’edizione locale di Repubblica. La vittima, una donna di 34 anni originaria del Congo e rifugiata politica in Italia, stando a quanto ricostruito, stava attraversando la strada sulle strisce pedonali quando l’urto del furgone bianco, guidato da una suora, l’avrebbe fatta cadere per terra.

“Mi hanno preso sul fianco e non si sono fermate. Mi hanno detto che non mi ero fatta niente, come se stessi facendo finta”, ha raccontato la giovane. Per le ferite riportate all’ospedale San Camillo l’hanno ricoverata per due giorni e poi, visto che non era nulla di grave, trattandosi di un ematoma sull’anca, l’hanno dimessa. Ma a distanza di cinque giorni la botta subita non le permette di camminare bene e zoppica ancora, come confermato dalla famiglia italiana che si prende cura di lei.

Le suore sono scappate prima che arrivassero i vigili e i soccorsi

Secondo la ricostruzione della donna, le suore l’avrebbero anche accusata di non aver attraversato sulle strisce pedonali. Dopo l’incidente, non si sarebbero minimamente preoccupate delle sue condizioni di salute e sono andate via prima che arrivassero i vigili e i soccorsi. La donna ancora a terra sarebbe comunque riuscita a prendere il numero di targa, che ha poi riferito alla Polizia locale. Altri testimoni hanno confermato la sua versione agli agenti. Le suore si troverebbero in un convento di Roma, vicino a Villa Pamphili, da dove però al momento non sarebbe arrivato alcun gesto riparatorio.

Oltre ai dolori per l’ematoma, la ragazza è rimasta molto male per l’assenza di umanità dopo che si è ritrovata in terra.  

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