“La Sicilia per le donne”, a Palermo la presentazione dell’evento per l’eliminazione della violenza di genere

Presentata presso la sala stampa dell’ARS, la conferenza stampa “La #Sicilia per le donne” al fine di promuovere l’evento del 25 novembre 2023 dedicato alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne promosso dal Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Dott. Gaetano Galvagno di concerto con il Presidente della Fondazione Tommaso Dragotto, Dott. Tommaso Dragotto.

Presenti, oltre al Presidente Galvagno e al dott. Dragotto, anche il Presidente AMAT SpA di Palermo, Giuseppe Mistretta, la Sig.ra Beatrice Huldyar, Rappresentante dell’Associazione Reazione della Facoltà di Giurisprudenza di Palermo e che porta avanti il progetto NILDE sulla violenza di genere. Sono intervenuti, da remoto, L’assessore al Personale, Pari Opportunità, Politiche Giovanili e Beni Confiscati, Servizi Informatici e Digitalizzazione, Viviana Lombardo e l’amministratore AMTS SpA di Catania, Giacomo Bellavia.

L’evento

Il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale contro la violenza sulle Donne, una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite che, in questa data, invita i Governi, le Unanizzazioni Internazionali e le ONG ad organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più devastanti e purtroppo ricorrenti violazioni dei diritti umani, la violenza sulle donne.

25 novembre è pertanto una data fondamentale per rivolgere l’attenzione su di un tema che, oggi più che mai, Sta rivestendo una portata inquietante ed inammissibile; basti pensare che in Italia i dati Istat mostrano che i 31.5% delle donne ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. in realtà, sulla violenza contro le donne, non esistono statistiche sicure; si potrebbe usare il dato relativo alle sentenze di condanna per fatti di violenza contro le donne, ma di certo non sarebbe un numero che permette di fotografare la reale portata del fenomeno perché sono pochissime le donne che denunciano di aver subito violenza, e ancora meno poi i casi che arrivano a sentenza.

La pandemia ed il lockdown, che abbiamo vissuto a seguito del Covid-19, hanno indubbiamente aggravato la situazione esistente, tanto che la Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio ha confermato come durante lo stesso periodo, secondo quanto evidenziato dai dati forniti dal Ministero dell’Interno, a fronte di un calo complessivo dei reati contro la persona, la violenza di genere sia aumentata in forma sommersa a causa delle maggiori difficoltà delle donne a denunciare.

Ma la problematica di cui ci occupiamo è un fenomeno più ampio e complesso che va dalla molestia, alla violenza economica, dalla violenza psicologica a quella subita nei luoghi di lavoro sino al tragico ed estremo epilogo dell’uccisione.

Non possiamo e non dobbiamo sottovalutare la terribile escalation di questo fenomeno, soprattutto nei confronti delle donne, che stiamo vivendo; tornano tragicamente alla mente i terribili fatti di cronaca che si sono verificati anche nella nostra Regione e che impongono l’esigenza di assumere adeguate strategie di intervento.

Per questo è necessario porre in essere quante più iniziative atte a riconoscere l’importanza di questo giorno internazionale dedicato alla violenza di genere.

Ed è in questo senso e per questo scopo che abbiamo articolato, nella giornata del prossimo 25 novembre, un fitto programma che si svolgerà, tra la città di Catania e quella di Palermo, coinvolgendo, sia i rappresenti delle istituzioni che la società civile, affinché la ricorrente, complessa e tragica problematica venga affrontata con i necessari e tempestivi strumenti, a partire da una precoce educazione sentimentale da inserire nelle istituzioni scolastiche, diretta ad educare al rispetto di sé e dell’altro, in ogni situazione di incontro di socializzazione e di condivisione di sentimenti ed affetti.