La guerra costa a Putin 850 milioni al giorno: finora ha speso 60 miliardi

Putin deve fare i conti con gli enormi costi della guerra. Ci sono i salari dei soldati, le munizioni e le spese per le armi più sofisticate, come i missili da crociera

Per Vladimir Putin la guerra in Ucraina ha costi molto elevati. Sia in termini di vite umane che economici. Secondo il Ministero della Difesa britannico «la Russia ha probabilmente subito la perdita di un terzo delle forze di combattimento sul terreno impegnate a febbraio». Se venisse dimostrata questa stima, che tiene conto di morti e feriti, addirittura si salirebbe a 60milamilitari in meno. Ma l’invasione dell’Ucraina sta causando anche significative conseguenze economiche. Che non sono solo quelle collegate alle sanzioni decise da Stati Uniti ed Europa. Ad aggravare il quadro c’è la spesa quotidiana per finanziare una guerra che, nelle speranze del Cremlino, doveva essere lampo. E invece si sta rivelando lunga e incerta. Significa che il conto finale sarà molto più alto di quanto aveva preventivato Putin. La rivista americana Newsweek ha snocciolato alcuni numeri. Dicono che la Russia per finanziare la guerra in Ucraina spende ogni giorno 900 milioni di dollari, pari ad 850 milioni di euro. Ciò significa che dall’inizio del conflitto Mosca ha speso oltre 60 miliardi di euro. Secondo la rivista «la stima si basa sui costi come i salari dei soldati impegnati al fronte, le armi, le munizioni e le riparazioni dell’equipaggiamento militare perso o danneggiato. Ci sono poi le spese per le armi più sofisticate come i missili da crociera, che costano circa 1,5 milioni di dollari l’uno».

ANCHE L’UCRAINA STA SUBENDO PERDITE

Certo, anche l’Ucraina sta subendo  perdite economiche enormi, sia per la distruzione di alcune città, di quartieri, di infrastrutture, causata dai bombardamenti ordinati da Putin, sia per la mobilitazione del proprio esercito. Non ultimo l’Ucraina deve sostenere un rallentamento della propria economia perché in alcune aree si sono fermati attività produttive e commerciali. E ci sono tutti i porti bloccati. Ma è facile prevedere che Zelensky potrà ricevere solidarietà e sostegno dall’Occidente, mentre l’isolamento a cui Putin ha condannato la Russia rischia di lasciare segni anche in futuro. Non sarà sufficiente il rapporto con la Cina o l’India a compensare l’allontanamento da Europa e America. Nell’immediato Mosca ha ridotto gli effetti sulla quotazione del rublo o sul pericolo di default, ma le previsioni a medio termine sono più preoccupanti, con contraccolpi sulla vita quotidiana dei russi. Che rischiano di essere ancora più dolorosi, per chi vive lontano dalle grandi città come Mosca e San Pietroburgo.