“La collanina in ricordo di Lino Celesia”, ecco chi è Mattias Conti: il secondo killer della strage di Monreale

Mattias Conti

Mattias Conti, 19 anni, è il terzo arrestato in merito alle indagini sulla strage di Monreale costata la vita a tre ragazzi con due feriti. Il giovane è accusato dei reati di strage e lesioni personali aggravate (in concorso con gli altri due coetanei, Salvatore Calvaruso e Samuel Acquisto, già arrestati il 27 aprile e il 4 maggio scorsi), nonché di detenzione illegale e porto abusivo di pistola. Conti sarebbe il secondo pistolero di quella tragica notte del 26 aprile.

Sarebbe stata una foto pubblicata dalla fidanzata di uno dei tre giovani assassinati durante la sparatoria a consentire agli investigatori di individuare il terzo palermitano coinvolto nella strage. La ragazza avrebbe infatti postato sui social una foto, scattata poco prima della sparatoria, in cui si vedono due dei tre arrestati, accompagnata da un commento e da una serie di insulti. Il post è stato poi acquisito dai carabinieri. Nello scatto c’erano Salvatore Calvaruso, il primo dei fermati, e lo stesso Conti con indosso il medesimo abbigliamento visibile nei filmati di videosorveglianza della zona della strage, acquisiti poi, dalla polizia giudiziaria.

L’immagine è stata fondamentale per l’identificazione del fermato, poi riconosciuto anche da diversi testimoni oculari.

“Ha alzato entrambe le braccia in aria”

Mattias Conti, dopo aver fatto fuoco, avrebbe alzato in aria le braccia in segno di vittoria. Lo racconta uno dei testimoni oculari che hanno consentito l’identificazione. “Lui è quello sul motore grosso, aveva un giubbotto bianco e il casco Momo Design grigio opaco con le scritte nere – ha raccontato -. Lui era seduto dietro questa moto (come passeggero), che era un GS (preciso di aver visto i borsoni laterali), il suo giubbino era bianco con le cuciture tipo Blauer. Dopo la prima raffica di colpi io mi ero allontanato, quindi tornavo indietro verso la piazza e in quel momento vedevo arrivare verso di me, sulla strada, il GS: a bordo c’era il soggetto in foto e io lo vedevo che, mentre stringeva in una mano il casco descritto prima, alzava entrambe le braccia in aria, come per fare un segno di vittoria”.

La collanina con Lino Celesia

Un altro testimone ha raccontato che Conti indossava una collanina: “Il ciondolo aveva una foto, mi pare raffigurasse Lino Celesia. Questa cosa l’ho vista mentre lui alzava le braccia come in segno di forza”, ha affermato agli investigatori. Un altro particolare utile a rintracciare Conti un paio di occhiali ritrovati dai carabinieri a terra nel luogo della strage, frantumati. Il diciannovenne così come Calvaruso aveva perso gli occhiali durante la colluttazione.

Grazie anche alle immagini di videosorveglianza gli investigatori sono riusciti a costruire le fasi di quella notte. Si vede Mattias Conti correre con la pistola in mano, sparare una prima volta. Poi, sale in sella al Gs nero guidato da Samuel Acquisto, fa il giro e esplode altri colpi di pistola provando a prendere la mira verso qualcuno. Successivamente sullo scooter sale anche Calvaruso ed i tre fuggono via in direzione Palermo. Arrivati allo Zen 2 si liberano dello scooter, successivamente ritrovato dai carabinieri grazie al quale sono riusciti a inchiodare Acquisto, e di alcuni indumenti utilizzati durante la sparatoria. Adesso i carabinieri sono alla ricerca di altri tre-quattro ragazzi che avrebbero partecipato alla rissa.

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