La citofonata di Salvini, “Lei spaccia?” e lo fa davvero: condannata intera famiglia

"Buona sera signora, suo figlio è uno spacciatore?". Così l'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini, si è rivolto suonando un citofono di via Deledda, nel cuore del quartiere popolare del Pilastro a Bologna. E' stata Annarita Biagini, una donna di mezza età, fan del leader leghista, a indicare questo citofono e ad accompagnare Salvini in un giro nel quartiere. ANSA/FERMO IMMAGINE VIDEO +++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES+++

Condannata per droga la famiglia di origini tunisine a cui Matteo Salvini citofonò nel 2020, durante la campagna elettorale, suscitando enormi polemiche.

“Ci hanno segnalato una cosa sgradevole e volevo che lei la smentisse. Ci hanno detto che da lei parte una parte dello spaccio della droga qua in quartiere“, disse il leader della Lega a citofono dopo la segnalazione di un abitante del quartiere.

Segnalazione che si è rivelata fondata. Si è concluso il processo di primo cado, con 21 condanne, nei confronti di un’organizzazione che gestiva lo spaccio in zona Pilastro, a Bologna. Tra i condannati, per l’appunto, anche i membri della famiglia alla quale citofonò il ministro della Lega.

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