L’inferno di Palermo non è solo colpa dei “soliti” criminali – VIDEO

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Dopo gli istanti di terrore, per Palermo è il momento di fare i conti con i danni e con quello che si è perso a causa degli incendi che nei primi giorni della settimana hanno travolto tutta la città e la provincia. Scooter, macchine, collezioni di libri, oggetti personali dal valore affettivo o, nei casi peggiori, intere case per cui si sono fatti sacrifici negli anni. Nel giro di pochi minuti tutto è andato bruciato per colpa dei “soliti” criminali che hanno deciso di attaccare il capoluogo siciliano chiudendolo in un vero e proprio cerchio di fuoco che non ha lasciato scampo alla vegetazione e alle case.

Tante le famiglie evacuate che non possono più tornare a casa perché inagibile: alcuni hanno trovato sistemazione da parenti, altri invece in B&B e hotel (nella zona di via Messina Marine) messi a disposizione dal Comune.

Poi ci sono le vere vittime della catastrofe di fuoco che si è scatenata su Palermo: Rita Gaetana, Salvatore e Teresa, morti carbonizzati mentre tentavano di fuggire dalle fiamme che avevano colpito le loro abitazioni. Con la loro uccisione abbiamo perso tutti. Eppure, a distanza di poche ore dai tragici eventi sembrava essere “la normalità” assistere alla morte di tre persone all’interno delle proprie case per dei roghi provocati dall’uomo.

Borgo Nuovo e Bellolampo, scene apocalittiche

Una delle zone più colpite dalla cattiveria del fuoco è stata sicuramente Borgo Nuovo e la discarica di Bellolampo. C’è chi, adesso, ha perso tutto e si ritrova senza nulla, c’è chi come Valentina Lo Bua e la sua famiglia non ha potuto dare l’ultimo saluto al proprio nonno, Domenico. La sua salma è andata bruciata nel rogo che ha investito la sua casa in via Erice in una palazzina di tre piani. È stato un attimo: le fiamme, favorite anche dal vento, sono scese dalla montagna investendo degli alberi per poi colpire le abitazioni. “Scena apocalittica”, ha affermato a Palermo Live Valentina (CLICCA QUI PER LA VIDEO INTERVISTA).

Le fiamme hanno raggiunto poi le sterpaglie di un canale in via Spadafora finendo per coinvolgere le abitazioni. “A ora di pranzo ho visto che dalle montagne c’era molto fumo. Vista la situazione, ho preso i miei figli piccoli, ho chiuso casa e sono andata in macchina a casa di mia suocera che abita a pochi metri”, ci racconta Anna Di Pietra mentre si trova in veranda a pulire casa dagli strascichi del fumo. “Poco dopo mi è arrivata la foto di una mia amica che aveva ricevuto dalla vicina che abita difronte casa nostra, dove si vedeva la villetta accanto casa mia completamente in fiamme. Insieme a mio marito ci siamo precipitati a casa per vedere cosa fosse successo. Io vedo il bicchiere mezzo pieno – continua la donna -, grazie a Dio la mia casa non ha danni gravi, ha preso fuoco all’esterno la tettoia ma roba di poco conto”.

La denuncia: “Da mesi segnaliamo la presenza di sterpaglie in un canale mai pulito

Situazione che si poteva evitare secondo l’insegnante: “Da mesi segnaliamo che ci sono sterpaglie. Accanto al nostro residence c’è un canale che appartiene alla Regione che è pieno di sterpaglie e che non viene mai pulito. Sicuramente se ci fosse maggiore manutenzione di queste aree verdi che sono adiacenti a queste zone abitate tante cose potrebbero essere evitate così come dispiaceri”.

La villetta dei vicini della signora Di Pietra è completamente distrutta: due famiglie rimaste senza un tetto. Si tratta di una coppia di coniugi, accompagnata in un B&B, e del figlio con moglie e due bambini, i quali sono riusciti a trovare un alloggio.

Altra testimonianza arriva dalla consigliera della Quinta Circoscrizione Adele Di Prima, residente in via Carlo subito dopo via Spadafora. “Quando si è scatenato l’inferno stavo tornando a casa e Borgo Nuovo era avvolta da una nuvola nera. Ho avuto difficoltà a raggiungere la mia abitazione”.

Fiamme in città favorite dalla poca manutenzione del verde

Un problema che ha contribuito a far sì che le fiamme arrivassero anche alle abitazioni è sicuramente la poca manutenzione del verde cittadino. Sono diverse le strade dove si trovano alberi non potati o erbacce non tolte. Ad esempio la Di Prima ha sottolineato di come sia “essenziale attenzionare il canale che si trova a ridosso delle abitazioni di via Spadafora che non è mai stato pulito in questi anni. Tutte le aree verdi adiacenti ai condomini avrebbero bisogno di una manutenzione costante e continua, e si dovrebbero creare delle barriere antincendio attorno alle abitazioni per evitare simili tragedie”.

Nella giornata di giovedì è stato fatto un sopralluogo da parte dei consiglieri comunali Mariangela Di Gangi e Salvatore Di Maggio insieme ai consiglieri della V Circoscrizione Salvo Altadonna e Davide Grasso e al Segretario Marcello Riccobono.

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“Nessuna prevenzione nei territori di Palermo

“Mentre continueremo a supportare le famiglie sfollate come possiamo, continuiamo a chiedere che il Comune coordini lo sforzo e le disponibilità delle associazioni e di tanti volontari e tante volontarie che vogliono fare la propria parte”, afferma a Palermo Live la consigliera comunale Mariangela Di Gangi.

“Ma è bene che si cominci a dare risposte anche a tanti interrogativi. Perché se è vero che il caldo è stato eccezionale, è altrettanto vero che da tempo si sapeva che ci sarebbero stati giorni ad altissimo rischio e, a Borgo Nuovo come altrove, è visibile che la prevenzione non ci sia stata. Ed è altrettanto vero che da mesi anche il Comune avrebbe potuto e dovuto attuare misure specifiche e imporre alla Regione, così come ai privati, di fare altrettanto nei terreni di propria competenza. A maggio lo avevamo chiesto proprio con una interrogazione, rimasta senza risposta. Per questo abbiamo chiesto adesso al sindaco di venire a rispondere in aula, per sapere cosa si sta facendo e, soprattutto, per evitare che tutto questo si ripeta”.

“Abbiamo ascoltato le testimonianze di chi ha perso la propria casa – ha raccontato il consigliere della V Circoscrizione Salvo Altadonna -, di chi non ha potuto dare il dovuto ultimo saluto ad un proprio caro e per ogni sguardo che abbiamo incrociato abbiamo immaginato i momenti di paura che avevano visto e i pensieri di incertezza nel domani. Siamo certi che le amministrazioni comunale e regionale si mobiliteranno per far sentire la propria presenza ma speriamo nel contempo che prima possibile ci si possa confrontare per comprendere le cause di quanto successo evitando che possa succedere ancora una volta”.

“Rileviamo la colpa nella conoscenza per i fatti dei giorni scorsi”, ha affermato il Segretario della V Circoscrizione Marcello Riccobono. “Fenomeni assolutamente prevedibili considerando che questa amministrazione non ha programmato a Borgonuovo interventi di diserbo e potature, il sindaco é tenuto ad esercitare tutti i provvedimenti necessari alla tutela della città e dei cittadini, continuiamo ad assistere ad una “mala gestione” della città”.

Per il consigliere di V Circoscrizione Grasso “qualcosa sicuramente poteva essere evitata. C’è un dato che la dice lunga ed è sull’accordo Rap-Reset per la rimozione di sterpaglie ed erbacce di oltre 600 km di strade. Leggendo il report emesso dal Comune di Palermo si evidenzia che nel primo mese su 356 strade in cui è stato effettuato il diserbo soltanto 6 fanno parte del quartiere Borgo Nuovo. Uno dei quartieri che aveva più bisogno di questi interventi, purtroppo questa amministrazione continua a fare delle distinzioni tra i vari quartieri, come se ci fossero dei quartieri di serie A e di serie B”.

VIDEO – Le immagini di devastazione a Palermo: tanti i danni

Nelle immagini girate il 27 luglio i danni che gli incendi hanno provocato a Borgo Nuovo

LE FOTO –

Senza luce e acqua da tre giorni, esasperati i residenti di via Menfi a pochi passi da Bellolampo – VIDEO