Senza luce e acqua da tre giorni, esasperati i residenti di via Menfi a pochi passi da Bellolampo – VIDEO

via Menfi

Tra incendi, blackout e assenza di acqua sono giornate difficili per i cittadini di Palermo. Dopo i roghi di martedì, adesso in molti punti della città manca la luce. Ad esempio in via Menfi, strada di montagna a pochi passi dalla discarica di Bellolampo. Qui sia la corrente che l’acqua mancano da tre giorni.

“Io sono costretta a scendere a Palermo per lavarmi, per caricare il cellulare. Senza parlare di quanti alimenti tra frigo e freezer ho dovuto buttare” spiega una residente. “Per l’acqua abbiamo i bidoni, i disagi sono molti e se non si vivono non si possono capire”.

Il meteo e le temperature hanno dato una tregua, ma l’incendio di Bellolampo certamente non migliora la situazione per le tante famiglie che vivono in via Menfi: “Siamo soffocati dalla puzza della plastica e durante il giorno dobbiamo stare chiusi in casa nonostante il caldo”, ha affermato un residente a Palermo Live.

Dall’Enel poche certezze: “Ci danno degli orari dove è previsto il ritorno della luce, ma fino ad ora nulla”, concludono i residenti. Sono state fatte delle sollecitazioni anche da parte dei consiglieri di circoscrizione, ma al momento senza successo.

Aggiornamento del 28 luglio

Questa mattina la luce è tornata nelle case di via Menfi. Dopo l’ultimo sollecito fatto dalla consigliera comunale Mariangela Di Gangi ed i consiglieri di circoscrizione Davide Grasso e Salvo Altadonna stamane l’energia elettrica è stata ripristinata. 

VIDEO – Interviste residenti via Menfi

La situazione di Bellolampo

Ancora non è stato domato il rogo nella discarica di Bellolampo a Palermo. Come confermano le foto scattate nel pomeriggio il fumo è presente e l’aria è irrespirabile nella zona.

L’amministrazione comunale sta seguendo con particolare impegno la situazione nella discarica di Bellolampo dove la combustione del materiale in quarta vasca, unica colpita dall’incendio, è ancora in corso ed è verosimile che prosegua per alcuni giorni. In costante collaborazione operativa con i Vigili del fuoco, la Rap sta procedendo, in continuità giorno-notte, a ricoprire la superficie della vasca con tonnellate di terra, al fine di soffocare i fumi e i residui focolai di incendio che interessano la parte sommitale e i materiali di copertura della stessa quarta vasca, ormai tombata e non utilizzata per la raccolta dei rifiuti“. Così spiega il sindaco in una nota.

Bellolampo
Bellolampo

 

“Tuttavia – prosegue – l’evento in corso impedisce ai mezzi della Rap l’accesso alla terza vasca dove attualmente vengono conferiti gli scarti quotidianamente raccolti in città e ciò sta determinando alcune difficoltà nell’assolvimento del regolare ciclo dei rifiuti. Per tali ragioni, ho chiesto alla Regione Siciliana, per tramite del presidente Schifani e degli assessori competenti che ringrazio per la loro attenzione e disponibilità, autorizzazione a conferire, per i giorni strettamente necessari, i rifiuti in altra area della discarica e ho altresì sollecitato lo stanziamento di risorse economiche per sostenere i costi tecnici relativi alle operazioni in corso. Di tutto ciò ho costantemente tenuto informato il Prefetto di Palermo che, per questo pomeriggio, ha promosso una conferenza di servizi in Prefettura, utile a fare il punto sulle attività in essere ed anche sul monitoraggio ambientale”.  

Stanziato un milione per l’emergenza Bellolampo

Una richiesta quella presentata dal primo cittadino accolta dalla Regione. Infatti Il governo regionale ha deliberato lo stanziamento straordinario di un milione di euro in favore del Comune di Palermo per fare fronte all’emergenza in corso nella discarica di Bellolampo a causa degli incendi.

La decisione è un primo e immediato atto concreto dopo l’interlocuzione tra il presidente della Regione Renato Schifani e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla nel corso della quale il governatore aveva garantito il massimo sforzo e la piena collaborazione della Regione per mettere in sicurezza la discarica con tutti le misure necessarie.