Inchiesta falsi invalidi a Palermo, "La finanza me la può suc..."

Tiene banco anche oggi l’inchiesta sui falsi certificati invalidi a Palermo e in Sicilia. Fondamentali nell’inchiesta, coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia e dall’aggiunto Paolo Guido, le intercettazioni tra gli indagati.

Al centro dello scandalo, Agostino Genova, dirigente dell’ufficio invalidi civili dell’Asp di Palermo, assessore di Partinico e candidato al consiglio comunale di Palermo, alle ultime amministrative, con la DC di Totò Cuffaro.

Mazzette e denaro in cambio di falsi certificati

“40 anni che ammuogghio, non mi hanno fottuto mai. La finanza me la può suc**e”. E’ tutta racchiusa in questa frase l’essenza del sistema fraudolento fatto di corruzione e falso in atto pubblico che ha fruttato più di 900mila euro. Genova, in cambio di denaro e altre utilità, avrebbe redatto falsi verbali di riconoscimento di invalidità senza verificare che i richiedenti ne avessero effettivamente i requisiti. Gli investigatori hanno scoperto un vero e proprio tariffario, con tanto di cifre imposte dal dirigente medico per l’istruttoria delle pratiche.

Genova: “40 anni che ammuogghio”

Un passaggio delle intercettazioni sembrerebbe una confessione di Genova, che racconta ad uno degli intermediari corrotti come abbia operato per diversi anni. “Ma che vuoi dalla mia vita, io mi devo cautelare pure capisci perché oggi fottono te, fottono tizio e fottono l’altro”, diceva Genova per rilanciare subito dopo: “Forse non hai capito, a me mai mi hanno fottuto è dal 1990… io ho fatto 40 anni che faccio… che ammuogghio centomila verbali non mi hanno fottuto mai”.

“La finanza me la può suc…”

Nella stessa conversazione, Genova avrebbe riferito di voler investire denaro liquido indicando la quantità in 100mila euro circa senza effettuare bonifico, in lingotti d’oro e, soprattutto, senza rischi di controllo o di contestazioni da parte della Guardia di Finanza. “La Finanza te la può su**re… nel senso tu prendi soldi… la Finanza ti può venire a dire ma ‘Lei come fa a comprare?’ Te lo può venire a chiedere?”.