In 250 mila hanno reso omaggio a Papa Francesco, eseguito il rito di chiusura della bara

Papa Francesco

In 250 mila persone da mercoledì alle 11 fino a oggi pomeriggio alle 19 circa hanno reso omaggio a Papa Francesco, morto lunedì mattina all’età di 88 anni. Poco prima delle 20 si è svolto il rito di chiusura della bara di Bergoglio, a presiederlo il cardinale Kevin Joseph Farrell, camerlengo di Santa Romana Chiesa. Oltre a lui e al maestro delle Celebrazioni liturgiche mons. Diego Ravelli, vi hanno preso parte i cardinali Giovanni Battista Re, decano del Sacro Collegio, Roger Michael Mahony, cardinale presbitero, Dominique Mamberti, protodiacono, Mauro Gambetti, arciprete della Basilica, Pietro Parolin, già segretario di Stato, Baldo Reina, vicario per la Diocesi di Roma, Konrad Krajewski, elemosiniere; i monsignori Edgar Peña Parra, sostituto, Ilson de Jesus Montanari, vice camerlengo, Leonardo Sapienza, reggente della Casa Pontificia; i canonici del Capitolo vaticano, i penitenzieri minori vaticani, i segretari del Papa e altre persone ammesse dal maestro delle Celebrazioni liturgiche.

“Fratelli e sorelle carissimi – dice il celebrante in latino -, siamo qui riuniti per compiere alcuni atti di umana pietà, prima della Messa esequiale del nostro Papa Francesco. Leggeremo il rogito che ricorda la sua vita e le sue opere più importanti, per le quali rendiamo grazie a Dio Padre. Copriremo il suo volto con venerazione, nella viva speranza che egli possa contemplare il volto del Padre, insieme con la Beata Vergine Maria e tutti i Santi”.    

Il maestro delle Celebrazioni liturgiche pontificie dà quindi lettura del rogito, i cui esemplari vengono sottoscritti da alcuni presenti. Dopo il Cantico di Zaccaria, tutti pregano in silenzio per qualche tempo. E dopo un’ulteriore preghiera del celebrante, il maestro delle Cerimonie stende un velo di seta bianca sul volto del Pontefice defunto, il celebrante asperge il corpo con l’acqua benedetta. Il maestro ha, quindi, deposto nella bara la borsa con le monete e le medaglie coniate durante il pontificato e il tubo con il rogito, dopo aver apposto il sigillo dell’Ufficio delle Celebrazioni liturgiche.    

Successivamente è stato posto il coperchio alla bara di zinco sul quale si trovano la croce, lo stemma del Pontefice defunto e la targa con il suo nome, la durata della sua vita e del suo Ministero petrino. La bara è stata saldata con impressi i sigilli del cardinale camerlengo di Santa Romana Chiesa, della Prefettura della Casa pontificia, dell’Ufficio delle Celebrazioni liturgiche pontificie e del Capitolo vaticano. Infine, anche la bara di legno è stata chiusa sul cui coperchio si trovano la croce e lo stemma del Pontefice defunto. I canti delle Antifone e la recita dei Salmi chiudono la cerimonia. Domani, sabato 26 aprile i funerali alle ore 10 nella Basilica di San Pietro, poi la sepoltura nella Basilica di Santa Maria Maggiore, come voluto da Bergoglio.