Imbarazzi all’Ars, Galvagno bacchetta i parlamentari: “Troppi assenti, non possiamo andare avanti coi ddl”

All’apertura della seduta a sala d’Ercole la maggioranza dei banchi era rimasta vuota

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PALAZZO D'ORLEANS, SEDE DELLA PRESIDENZA REGIONE SICILIA, A PALERMO

Imbarazzi all’Ars nella seduta di ieri pomeriggio, quando il presidente Gaetano Galvagno ha richiamato i parlamentari a essere presenti in aula prima di sospendere la seduta e convocare i capigruppo. All’apertura della seduta la maggioranza dei banchi era rimasta vuota, solo una quindicina di deputati erano ai propri posti a sala d’Ercole.

Troppe assenze all’Ars, lo sfogo di Galvagno 

Un elemento di non poco conto, dal momento che i posti vuoti bloccano i lavori dell’assemblea. “Non possiamo andare avanti con nessuno dei ddl perché non c’è il numero legale per potere continuare pertanto non ci sono le condizioni – ha detto Galvagno -. Non appena chiuderò la seduta chiamerò il presidente della Regione per la questione relativa al governo perché non è sua totale responsabilità il dialogo con i capigruppo, ma chiamerò tutti i capigruppo di maggioranza perché queste assenze sono pesanti nei confronti dei siciliani”.

Ieri mattina, facendo il bilancio dei primi sei mesi di legislatura, il presidente dell’Ars aveva fornito alla stampa alcuni dati, invitando le commissioni ad accelerare i lavori sui disegni di legge depositati. In aula era presente l’assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo, chiamata a rispondere a interrogazioni e interpellanze. L’assessore ha chiesto all’aula il rinvio per dare modo al suo dipartimento di riorganizzarsi per le risposte dopo la recente nomina del nuovo dirigente generale Salvatore Iacolino.

“Sono in forte imbarazzo”

“Non vi nascondo che sono in forte imbarazzo – ha proseguito Galvagno -. Oggi ricorrono sei mesi dal nostro insediamento, sei mesi in cui ognuno di noi ha messo tutti i buoni propositi possibili e immaginabili per svolgere il mandato a favore dei siciliani. Non posso prendermela per le assenze dei deputati di minoranza perché può starci, ma devo constatare che la stragrande maggioranza degli assenti del centrodestra mette in grandissimo imbarazzo questa Presidenza che non può andare avanti”.

“Stiamo provando con i vice presidenti, che si alternano con me, a tenere l’aula sempre aperta – ha concluso – però per me è inaccettabile che dopo sei mesi non ci sia una grande passione per il lavoro per cui siamo stati investiti. Ci rivedremo il 16 maggio, mi auguro ci sia la presenza del governo, vi dico davvero che è imbarazzante questa fase”.

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