I compromettenti fuori onda di Giambruno, Giorgia Meloni avvisata già a settembre

Probabilmente Pier Silvio Berlusconi, in un incontro a Roma, avrebbe già accennato alla premier dei pericolosi fuori onda del suo compagno

Con venti righe di un post sui social, Giorgia Meloni è uscita da una relazione che era diventata ormai troppo ingombrante, affondata dai fuori onda trasmessi da Striscia la notizia. In essi si è potuto prendere atto dei comportamenti in studio dell’’esuberante’ fidanzato della premier, Andrea Giambruno, che rivolgeva complimenti ammiccanti a una collega, si spendeva in una serie di epiteti e indugiava con la mano sulla patta. Poi con altre giornaliste allude a giochi erotici, a rapporti sessuali per entrare a far parte di un gruppo di lavoro.

Il post della chiusura su ‘X’

Troppo per la premier, che ha deciso di chiuderla qui, ringraziandolo per gli anni “splendidi trascorsi insieme” e per averle regalato la figlia Ginevra. Una bambina, precisa Meloni, che “ama la madre e il padre, come io non ho potuto amare il mio”. Una narrazione che in controluce fa intravedere il desiderio di proteggere una famiglia unita, che la presidente del Consiglio non ha avuto, e la sua determinazione di resistere fin quando è stato possibile dentro un rapporto che già sapeva essere diventato una bomba a orologeria. Perché Meloni, a quanto pare, era già stata avvertita dei comportamenti del compagno e di tracce registrate che potevano risultare compromettenti per un capo di governo.

L’incontro della Meloni con Pier Silvio Berlusconi a Roma

Probabilmente lo sapeva almeno da settembre, da prima che cominciasse la nuova serie di “Striscia”, da un momento ben preciso, evidenziato da Repubblica in un articolo. Infatti il mese scorso Pier Silvio Berlusconi aveva incontrato la premier a Villa Grande, la residenza romana del defunto Cavaliere. In quell’occasione si è di certo parlato di politica e dell’insoddisfazione della famiglia Berlusconi per alcuni provvedimenti del governo. Anche del taglio agli extraprofitti delle banche, di tax credit e dell’abolizione del canone Rai che aumenta la concorrenza sul mercato pubblicitario.

Ma nell’incontro, con molta probabilità,  Pier Silvio deve aver fatto cenno anche ai pericolosi fuori onda di Giambruno, che risalgono a giugno. Certo, nessuno può confermarlo, ma quello può essere stato il punto di svolta di una storia avvolta ancora in parte dal mistero, nella quale si rincorrono pure le voci di un coinvolgimento dei servizi e di inutili tentativi, da parte di Palazzo Chigi, di evitare l’imminente danno d’immagine.

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