Furto nella chiesa di Sant’Antonino e rapina a un passante, la polizia arresta il presunto responsabile

A incastrare il palermitano, già noto alle forze dell’ordine, le immagini dei sistemi di video sorveglianza: in un caso si intravede un tatuaggio che ha permesso l’identificazione

furto

Individuato il presunto responsabile del furto in sacrestia che si è verificato qualche settimana fa nella chiesa di Sant’Antonino e della rapina ai danni di un passante nella zona di Corso dei Mille. La polizia, attraverso la raccolta delle testimonianze e la visione delle immagini dei sistemi di video sorveglianza, ha potuto acquisire elementi tali da rivelarsi fondamentali per il buon esito delle attività d’indagine. 

Rapina ad un passante in zona Corso dei Mille

Gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti del cittadino palermitano che, nello scorso mese di ottobre, si sarebbe reso responsabile di un’aggressione su strada a scopo di rapina nei confronti di un automobilista.

Indagini e arresto sono stati compiuti dai “Falchi” della sezione “contrasto al Crimine Diffuso” della Squadra Mobile. Era stata la stessa vittima a denunciare quanto accaduto: il malvivente lo avrebbe aggredito poco fuori dall’abitacolo della sua auto, bloccando lo sportello e pretendendo la consegna di portafogli e telefonino. Approfittando della distrazione dell’aggressore, il malcapitato sarebbe poi riuscito a mettere in moto la vettura e allontanarsi, seppur privato degli oggetti personali.

La compiuta descrizione dell’aggressore ha convinto i poliziotti di avere a che fare con un uomo orbitante nella zona di Corso dei Mille e “conosciuto” per i numerosi precedenti in materia di delitti contro il patrimonio. Fondamentali le immagini delle telecamere a circuito chiuso, che hanno consentito di ricostruire non solo il momento della rapina ma anche le fasi precedenti: i poliziotti hanno appurato che l’aggressore aveva seguito la vittima sin dalla zona della stazione centrale. Anche di questa fase le telecamere hanno reso importanti riscontri, immortalando, per esempio, un tatuaggio dell’aggressore che ha consentito di identificarlo per l’odierno destinatario di misura.

Furto nella chiesa di Sant’Antonino

Lo stesso uomo è ritenuto responsabile di un altro episodio delittuoso, perpetrato lo scorso 13 novembre. Si tratta del furto all’interno della chiesa di Sant’Antonino, nei pressi della stazione centrale. L’uomo, approfittando del fatto che i frati erano impegnati a officiare messa e i volontari erano momentaneamente assenti, si era introdotto all’interno della sacrestia e aveva sottratto dalla borsa di una dei fedeli il portafoglio e il telefono cellulare. Poi era uscito indisturbato.

Anche in questo caso, dopo la denuncia, un impulso decisivo alle indagini dei poliziotti del Commissariato “Oreto – Stazione” è stato fornito dall’acquisizione delle immagini di video sorveglianza. Tale circostanza, combinata alla profonda conoscenza del territorio, ha consentito agli investigatori di restringere il cerchio sull’odierno indagato, restituendo un solido quadro probatorio a suo carico. L’uomo già in carcere per l’episodio di rapina è stato, pertanto, indagato per il reato di furto aggravato.

Giova precisare che l’indagato è indiziato in merito ai reati contestati. La sua posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.

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