Femminicidio Giulia Cecchettin, spunta la pagina Facebook su Filippo Turetta: “Ragazzo modello”

Pochi follower e numerosi commenti negativi sulla pagina che supporta il 22enne mettendo in dubbio la ricostruzione dei fatti relativa all’uccisione dell’ex fidanzata

Una pagina a sostegno di Filippo Turetta ha fatto la sua comparsa su Facebook. “Purtroppo è stato ritrovato il corpo della povera Giulia. Stringiamoci attorno al dolore della famiglia ed ovviamente di Filippo, che la amava. Purtroppo i soliti cialtroni dei media e una certa magistratura superficiale adombra sospetti su Filippo, che invece non ha alcuna responsabilità nella vicenda anzi è ovviamente la seconda vittima di tutta questa brutta storia. Forza Filippo, ti vogliamo bene!”. Così si legge sul primo post pubblicato che sta raccogliendo numerosi commenti negativi così come gli altri contenuti che via via gli amministratori hanno condiviso.

Il femminicidio di Giulia Cecchettin

La natura della pagina Facebook, che conta 81 mi piace e 136 follower al momento, è spiegata fin da subito nelle info: “Pagina per confutare le illazioni su un bravo ragazzo vittima del pressappochismo dei media”. 

Di Filippo Turetta e dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, entrambi 22enni, non si avevano notizie da sabato 11 novembre. Dopo diversi giorni di ricerche, sabato mattina il corpo della ragazza è stato ritrovato in un canalone nel lago di Barcis, in Friuli. Numerose le coltellate che l’hanno colpita alla testa e al collo. Il medico legale ha rinvenuto inoltre altre ferite da taglio sulle mani e sulle braccia, che rivelano il disperato tentativo della giovane di difendersi. 

A gettare un’ombra macabra sulla vicenda poche ore prima era stato un video ripreso dalle telecamere di sicurezza dello stabilimento Dior di Fossò. Si tratta proprio del punto dove erano già state ritrovate alcune chiazze di sangue a terra. Il filmato mostrerebbe Filippo aggredire l’ex fidanzata. Il giovane ieri mattina è stato fermato su un’autostrada in Bassa Sassonia, a 150 chilometri da Lipsia. Ad insospettire la polizia tedesca il fatto che avesse le luci spente.

La pagina Facebook per Filippo Turetta

Gli amministratori della pagina Facebook mettono in dubbio la ricostruzione dei fatti, accusando i media di giudizi affrettati nei confronti del 22enne. Ci si scaglia contro Elena Cecchettin, sorella di Giulia, per le sue recenti dichiarazioni e si dedica a Turetta la canzone di Peter Gabriel “Biko”, dedicata a Steve Biko, attivista sudafricano anti-apartheid, morto per le torture subite in carcere nel 1977. Si riportano anche alcuni esempi tratti dalla cronaca italiana, come il caso di Enzo Tortora. Gli utenti di Facebook, dal canto loro, stanno inondando la pagina di commenti negativi e segnalazioni, scagliandosi contro gli amministratori. Non manca il sospetto che si tratti di troll, ossia di soggetti volutamente provocatori con l’obiettivo di disturbare e fomentare gli animi.

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