Ex Pip “Emergenza Palermo” verso la stabilizzazione, al via l’assunzione di 992 lavoratori

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La Regione Siciliana ha avviato la procedura di assunzione di 992 lavoratori del bacino ex Pip “Emergenza Palermo” tramite la società consortile Sicilia. Il provvedimento è parte di un percorso di stabilizzazione supportato dalla Regione, che ha stanziato fondi per il triennio 2024/2026. L’assunzione riguarda sia lavoratori in categoria A che in categoria B, selezionati dai servizi per l’Impiego regionali.

Si tratta di una misura che fa parte di un impegno più ampio per garantire un futuro a tutti i lavoratori coinvolti. La Sas (Servizi ausiliari Sicilia scpa) applicherà il contratto collettivo regionale di lavoro non dirigenziale della Regione Siciliana.

Ex Pip “Emergenza Palermo” verso la stabilizzazione

Dopo il personale delle società in liquidazione, il bacino ex Resais e i 38 lavoratori ex Keller, è quindi ora il turno della stabilizzazione del bacino ex Pip Emergenza Palermo. In tutto si tratta di 1.166 lavoratori.  A curare l’iter è l’assessorato all’Economia in raccordo con quello al Lavoro e la governance della società, dando seguito alle diverse norme che, fra il 2022 e il 2023, hanno predisposto la necessaria copertura alle assunzioni.  

“Fin dal mio insediamento – ha dichiarato il presidente della Regione Renato Schifani – ho dato priorità al superamento del precariato storico all’interno dell’amministrazione regionale. Un impegno che avevo preso personalmente con i lavoratori e con i loro rappresentati sindacali. Oggi, grazie alle scelte del mio governo, possiamo dire di essere sulla buona strada. Con questo provvedimento rinforziamo le piante organiche di tanti uffici regionali e, soprattutto, diamo finalmente stabilità economica a tanti lavoratori e un po’ più di serenità alle loro famiglie».

“Abbiamo mantenuto l’impegno a riconoscere la stabilità occupazione di tanti lavoratori che rischiavano di restare nel limbo – ha aggiunto l’assessore all’Economia Marco Falcone – rafforzando per altro verso la società Sas chiamata a essere sempre più fondamentale per la Regione. Dopo un lungo e articolato processo di elaborazione normativa e trattative con i sindacati e gli stessi lavoratori, oggi la Regione si accinge a voltare definitivamente pagina rispetto al precariato storico”.

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