Ecco la fusione nucleare, potrebbe cambiare le nostre vite

Oggi dall’America l’attesissimo annuncio ufficiale. La fusione nucleare punta ad ottenere una produzione di energia che imita le reazioni che avvengono nel cuore delle stelle

Dagli Usa è arrivata la notizia dell’anno, ma forse anche di più: la realizzazione,  per la prima volta nella storia, della fusione nucleare, quella che permetterà di generare più energia necessaria rispetto a quella usata per innescarla. Il Washington Post ha scritto che si tratta di una pietra miliare nella decennale e costosa ricerca per sviluppare una tecnologia che fornisca energia illimitata senza scorie radioattive. Ma anche con molte meno risorse di quelle necessarie per sfruttare l’energia solare ed eolica, e potrebbe cambiare le nostre vite Oggi 13 dicembre 2022 ci sarà l’annuncio ufficiale.

Tutto il mondo della comunità scientifica attende i risultati ufficiali dello studio effettuato dalla National Ignition Facility, una installazione di ricerca ospitata nei Lawrence Livermore National Laboratory, in California, e che studia la fusione a confinamento inerziale utilizzando i laser. Questo attesissimo annuncio da parte dell’amministrazione Biden, non solo aprirà la strada verso una “energia pulita e illimitata” ma potrebbe mettere fine all’antica diatriba dell’uso del nucleare tramite fusione o fissione.

Cos’è la fusione nucleare e i suoi vantaggi

La fusione nucleare punta ad ottenere una produzione di energia che imita le reazioni che avvengono nel cuore delle stelle. Ed è per questo considerata più ecologica rispetto alla fissione nucleare perché genera quantità minori di radiazioni e scorie più facili da gestire. La scienza della fusione nucleare si basa sullo schiacciare due atomi insieme a velocità incredibilmente elevate per poi trasformare l’energia di quella reazione in una elettricità in grado di alimentare case e uffici senza emettere carbonio nell’aria o scaricare rifiuti radioattivi nell’ambiente. Una scoperta che potrebbe mandare in cantina le centrali a fissione che producono scorie radioattive altamente pericolose e da tenere sotto controllo.

Il professore Stefano Atzeni, docente dell’Università di Roma La Sapienza, esperto di fusione nucleare ha così spiegato la fusione nucleare: “Sfrutta potenti laser che fanno convergere più fasci simultaneamente su piccolo bersaglio, riscaldandolo e comprimendolo, fino a ottenere la reazione di fusione. Un risultato ottenuto la settimana scorsa,  e ha generato circa 25 megajoule di energia utilizzando un impulso laser di poco più di 20 megajoule. Dal punto di vista della fisica è un risultato importante perché – ha osservato Atzeniper la prima volta è stata ottenuta più energia di quella spesa per ottenere la reazione”.